da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Da qualche giorno a difesa del premier è sceso in campo Giuliano Ferrara, una delle menti più lucide, si fa per dire, vicine al Cavaliere. E chi spera nella fine politica di Berlusconi e del berlusconismo comincia finalmente a tirare il fiato. Il prode Giuliano ha infatti un curriculum da far invidia a uno iettatore professionista. Era comunista e il PCI si è estinto; era socialista e craxiano e il PSI e il suo leader sono svaniti tra insulti e monetine; come candidato per il Polo delle Libertà alle elezioni subì una sonora bocciatura; promotore di una moratoria sull’aborto con il movimento Aborto no grazie, non fu appoggiato nemmeno dai cattolici. Infine dirige da tempo un quotidiano quotidiano che dalle copie vendute, probabilmente non viene comprato manco dai parenti più stretti di giornalisti e redattori. Ora l’ultima battaglia “In mutande ma vivi”, la ridicola manifestazione pro Silvio. Viene veramente voglia di incitarlo a tutta voce: forza Giuliano, dacci dentro, non mollare!
da Dan Galvano, Basilea
Su rai1 nel 2011 abbiamo un festival presentato da uno che era gia’ famoso quando mia mamma era ancora una bambina. Nello stesso momento, una delle reti svizzere italiane manda in onda concerti live del jazz festival di Montreux. Cosi’, giusto per capire chi siamo.
da Gianni Guasto
La aspettavamo da anni, e finalmente è arrivata: è la notizia che Giampaolo Pansa, come quelle persone che lottano per anni contro un’identità di genere che non sentono propria, ha finalmente deciso di attraversare il Rubicone: la prossima volta voterà Berlusconi. Dopo anni trascorsi in un’estenuante marcia di avvicinamento, sempre scandita dal mantra “premesso che sono di sinistra”, il giornalista ha finalmente deciso di abbandonare ogni indugio, e di rivelare ai genitori la propria insopprimibile diversità. Uff, meno male: avevamo temuto che rimanesse per sempre in mezzo al guado.
da Domenico Astuti
Vogliamo bene a Roberto Benigni, rispettiamo l’uomo ‘ comico ‘, il suo modo di diffondere la cultura, il suo modo di affabulare e farci ridere. Forse a Sanremo non poteva fare di più davanti a questa Italia in versione spettatore televisivo e con La Russa in sala… Ma non vi sembra ( visto da sinistra, non la sinistra partitica ) che la bandiera, il cavallo bianco ( unica cosa veramente dissacrante – se lo era nelle intenzioni ), il gridare W l’Italia e altre piccole cose, lo hanno involontariamente fatto scivolare sul ” terreno ” dell’Italietta da ventennio colorato: in cui si ricordano meriti di Mille anni fa e cultura rinascimentale che poco hanno a che vedere con questo piccolo Paese dell’Unione Europea ?
da Carla Bergamo, S. Paulo
Nonostante sia friulo-brasiliana, ogni volta che ascolto o canto l’Inno d’Italia io mi commuovo. Devo aver avuto buoni insegnanti di storia. E vedendo l’Italia di questi giorni da lontano, colgo chiaramente il sunto della situazione: l’Italia per bene e l’Italia per male. L’Italia moderna e onesta, contro un’Italia vecchia e corrotta. Dei politici, non salverei nessuno. Nessuno sta facendo una gran figura, tutti preoccupati solo con il loro ego e le loro poltrone, senza coraggio per rischiare. Coraggio, fratelli, l’Italia vi sta chiamado!
da Vincenzo Rocchino, Genova
Grazie a WikiLeaks, scopriamo cosa nasconde “l’amore fraterno” Berlusconi-Putin. http://www.repubblica.it/esteri/2010/12/09/news/berlusconi-putin_condanna_usa_si_esporta_corruzione_in_europa-9986509/
Ma chi prepara ” la linea ” a Bersani ? Un ex campione di go kart ubriaco ? Adesso si riavvicina alla Lega, come lo ha fatto altre volte D’Alema. La Lega, spregevole che sia, venticinque anni fa era ” La novità ” ( sic ) oggi è un pachiderma bicefalo ( di lotta e di governo ), istituzionalizzata e eversiva, un po’ a Roma e un po’ al Nord. Amica anche dei soldi di Berlusconi. E Bersani che fa ? Siamo amici della Lega e non sono razzisti ? Allora è proprio vero che i dalemiani e affini dovrebbero andarsene in pensione e lasciare a qualcuno che non ha il tatticismo nelle vene come il colesterolo.