da Domenico Astuti
Vogliamo bene a Roberto Benigni, rispettiamo l’uomo ‘ comico ‘, il suo modo di diffondere la cultura, il suo modo di affabulare e farci ridere. Forse a Sanremo non poteva fare di più davanti a questa Italia in versione spettatore televisivo e con La Russa in sala… Ma non vi sembra ( visto da sinistra, non la sinistra partitica ) che la bandiera, il cavallo bianco ( unica cosa veramente dissacrante – se lo era nelle intenzioni ), il gridare W l’Italia e altre piccole cose, lo hanno involontariamente fatto scivolare sul ” terreno ” dell’Italietta da ventennio colorato: in cui si ricordano meriti di Mille anni fa e cultura rinascimentale che poco hanno a che vedere con questo piccolo Paese dell’Unione Europea ?
Le dittature hanno sempre cavalcato interessatamente il nazionalismo; i nostri comunisti hanno fatto più il tifo per l’URSS che per l’Italia; non parliamo poi dei papisti! I Savoia ne combinarono di tutti i colori, gli altoatesini non ci volevano venire, gli istriani, pazienza. L’Europa, stato unico, non arriva, anzi si ambisce a secessioni del nord e del sud. Come nazione siamo proprio nati male e cresciuti peggio; di cercare di stare uniti per fronteggiare meglio le altre comunità coese e agguerrite, mai, noi! Sempre “speriamo che io me la cavo!”
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