Io le canzoni non le ho ascoltate, a parte quella di tale Tricarico che mi è piaciuta. Benigni, grande come sempre. Intanto sappiamo da WikiLeaks che B. ha ridotto l’Italia a un paese ridicolo. Ma va!
E così, intanto che gli italiani si accapigliano per Sanremo, tale Lele Mora insulta i giornalisti tacciandoli di comunisti di merda e dicendo “Speriamo che vengano i fascisti a spaccarvi le gambe”. Questi sono gli amici del primo ministro. Complimenti.
grande gradissimo Benigni e momenti di commozione autentica ……peccato che abbiamo questo presidente del consiglio….potremmo essere meglio rappresentati……e mi chiedo ancora una volta……ma come facciamo a sopportare questa vergogna nazionale che ci sputtana in tutto il mondo?????
premesso che seguo sporadicamente il festival, ieri sera mi sono applicato per seguirlo,quasi interamente,e poter esprimere il mio personale parere e devo ammettere che nel complesso la serata l’ho apprezzata tranne alcune esecuzioni che mi sono sembrate sbagliate sia nelle scelte delle canzoni che nelle esecuzioni con alcuni arraggiamenti inappropriati per la caratteristica vocale del cantante (Pravo e Tatangelo per esempio)e Al bano non ha sbagliato scelta del pezzo musicale ma, a mio modestissimo parere, ha sbagliato a cercare di scimmiottare i classici “tre tenori” con voci che si sovrapponevano una sull’altra e si è poco apprezzato l’armonia. Per Benigni non ho parole e continuo ad apprezzare le sue performance anche perchè ogni apparizione è sempre una piacevole sorpresa.
A volte ci sono dei personaggi che non riuscendo ad emergere con i tanti libri che dicono di aver scritto ma nessuno ha mai letto,colgono l’occasione di assurgere a notorietà denigrando visceralemente qualche personaggio di valore assoluto. Questo si è verificato questa mattina nella trasmissione di Nicoletti su Radio 24 che per distruggere l’esibizione di Benigni si è contornato di due ignoti personaggi di cui uno ha detto di chiamarsi Tommaso La Branca.
Io non so se Benigni, dentro di se, viva con tanto fervore le cose che dice. Sta di fatto (massì lo dico) che ieri sera ad ascoltarlo ho pianto. Ha unito una marea di cose apparentemente distanti chilometri e miglia una dall’altra, mi ha caricato di quel fervore dal fazzoletto rosso e anche blù, e la speranza del cuor su nel ciel. E’ un bene per l’umanità Roberto Benigni. Ogni volta che appare in tv è sempre più un trionfo. Viva Roberto!
Mi é piaciuto molto Tricarico. Non lo conoscevo, ma la sua canzone è molto bella, rilassante e patriotica. Senza quel solito tormentone italico “non ti lascerò mai” e cose simili. Devo dedurre che nulla cambia, ancora gli italiani hanno bisogno della tragedia, dei toni alti, della favola d’amore o della disgrazia. Vabbé. Forza Tricarico e forza anche Vecchioni e lo sconosciuto Madonia, che bella canzone! E questo Van de Stroos, che cavolo di nome è? Interessante. Finalmente una canzone dialettale del Nord! Ecco dove potrebbero affrontarsi Nord e Sud d’Italia, nella musica!Avremmo solo che da guadagnarci. Uffa. Viva l’Italia, quella nuova, fresca, diversa, Zen. Namasté.
È che stasera mi sono inchiodata su YouTube e mi sono ascoltata i presunti migliori e devo dire che ci sono già stati festival peggiori, anche se gli ultimi 10 me li sono persi. Ma la Patti Pravo non è poi così male, e anche tale Nathalie (chi è?) o tale Emma, perché no? Meglio di lei il gruppo che l’accompagna. Infine: io premierei Vecchioni o Madonia. E con questo chiudo, perché già non ne posso più di Sanremo.
Grandissimo, come sempre, Benigni e meno male che esiste e ogni tanto fa qualcosa epr risollevare il livello culturale di questo paese… però avrà usato l’aggettivo “memorabile” circa una novantina di volte in 45 minuti. Da un Nobel mi aspetterei una gamma di aggettivi un pochino più ampia…
giuro che non sono LEGHISTA, MA ROMANA DE ROMA, ma a me è piaciuta moltissimo Yanez,,,,,di quel tale Van de ec…ecc….che ha cantato in dialetto lumbard!!!!!!
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