da Claudio Urbani, Roma
Cara amica Paola, con la tua ironia hai descritti bene i tempi odierni. Riguardo la storia della breccia di Porta Pia, personalmente, la ritengo una grande mistificazione. Avendo conosciuto, come tutti, le vicende dei rampolli odierni di casa Savoia, e se tanto mi da tanto, ho la netta sensazione che i piemontesi quella breccia non la fecero per liberare i romani, ma per scappare loro dai Savoia!
da Silvia Palombi
E la mia mamma buonanima che quando la facevo uscire dai gangheri mi rincorreva per il lunghissimo corridoio dicendo ‘se t’acchiappo ci prendi due schiaffoni, uno io uno il muro’?. Non l’ha mai fatto, ci ho impiegato un’era e mezza a capire che il suo sganassone sarebbe stato così potente da avvicinarmi al muro così tanto da trasformare il contatto nel secondo sganassone. Me le avrà date tre o quattro volte in vita mia, tutte di santa ragione e tutte sul sedere mentre papà preferiva i bocchettoni, manrovesci secchi sulle labbra, provocati puntualmente dalle mie risposte a cazzo (si può dire?). Un bocchettone mi ruppe il labbro e sembrò che avessero sgozzato un abbacchio. Eppure non sono cresciuta male.
da Rita Guma, Osservatorio sulla legalita’
Purtroppo giornali e TV hanno per lo piu’ presentato in modo inadeguato lasentenza della Cassazione sulla bocciatura. Il reato e la limitazione dellaliberta’ morale, dice infatti la Corte, si hanno nel caso di prospettazionedi una bocciatura INGIUSTA. Nel caso in esame si trattava di una possibilebocciatura per vendetta, dopo che la madre dello studente aveva chiesto inConsiglio di classe di cambiare il professore in questione per presuntescorrettezze. Quindi al ragazzo non era stata paventata una bocciatura(giusta) per un suo comportamento molto scorretto o per lo scarso profittoin diverse materie – caso di minaccia di bocciatura non censurato dallaSuprema Corte – ma per ritorsione.
PARLIAMONELIBERTA’ MORALE. “Se continui a non studiare io ti boccio”. Quante volte ho sentito questa frase? Ricordo benissimo che era un leitmotiv anche se è passato molto tempo da quando frequentavo le aule scolastiche. A me non lo dicevano, non avevano il coraggio e non ne avevano il motivo. Io ero bravissimo a scuola, ero un genietto. Scrivevo canzoni in latino, musicavo a cha cha cha Tirteo e Callino, odiavo solo la filosofia e la storia ma non tanto da non prendere almeno sette. Insomma ero un secchione. Ma molti altri no. E i professori qualche volta li avvertivano che se continuavano a prendere due finivano bocciati. Non era una bella scena. Anche io avrei preferito professori più avvolgenti, professori che usassero il fascino della loro materia piuttosto che la minaccia della catastrofe per convincere gli studenti a studiare. Ma nessuno è perfetto. L’ultima cosa che mi veniva in mente, però, era che la minaccia di bocciatura potesse essere, come ha deciso la corte di Cassazione con la sentenza 36700, una minaccia aggravata, “una ingiusta prospettazione” che ”ingenerava forti timori, incidendo sulla libertà morale dei ragazzi”. Qualcuno si è chiesto: “Ma dove vivono questi giudici? Questi giudici hanno figli?” Se i loro figli un giorno li mandano a quel Paese io sono sicuro che loro gli dicono: “Sse continui così non esci per una settimana”. Che cos’è? Minaccia aggravata? E quando questi giudici parcheggiano in terza fila davanti al palazzo di Giustizia e il vigile va da loro dicendo che se non levano di torno la macchina gli fanno una multa, loro che fanno? Arrestano i vigili perché incidono sulla loro libertà morale? (csf)
PARLIAMONE
GLI ASCOLTATORI DI TELEVISIONE. Esistono degli enti inutili più inutili di quelli che si autonominano “associazioni di telespettatori” di qualche matrice? Per esempio, l’Aiart, associazione del telespettatori di matrice cattolica. Sorvolo sul fatto che un acronimo dovrebbe significare qualcosa. Dov’è la “c” di cattolica? Dov’è la “s” di spettatori? Vado sul sito e scopro che Aiart vuol dire associazione, associazione italiana ascoltatori di radio e televisione. Ascoltatori di televisione? Vabbé idee chiare no. In compenso poche e anche limitate. Santoro vuole la schermitrice Granbassi ad Annozero. Pronti! Interviene l’Aiart che si chiede: 1) che c’entra la campionessa di fioretto con il giornalismo? 2) quanto costa l’operazione? 3) perché non si scrittura uno dei tanti precari che affollano la Rai? 4) perché il ruolo di inviato non viene ricoperto da un giornalista professionista? 5) perché Santoro mescola intrattenimento e giornalismo visto che la Granbassi avrà il ruolo di velina?Mi verrebbe da dire: se l’Aiart pensa che la Granbassi sia una velina, perché la vogliono giornalista professionista? E se invece pensano che faccia del giornalismo perché accusano Santoro di fare intrattenimento? E perché i giornali pubblicano le idee al vento dell’Aiart? (CSF)
da Laura Altmann
Mio caro amico,leggo sempre con tanto piacere le sue argute intelligenti osservazioni su i fatti che circondano la nostra vita e sempre sono in accordo con le sue considerazioni, ma stavolta, mi è capitato, proprio come a lei, un brave incontro con la TV, e mi sono veramente meravigliata che ha usato esattamente le parole che mi sono passate nella mente difronte a quella incredibile idiota partecipazione con annessi e connessi. Quanto mi ha fatto piacere dividere con lei la stessa identica idea !
da Mariarosaria Di Domenico Da seduti Giorgio Lauro e Renato sembrano alti o bassi uguali; potere delle web 🙂
da Paola Altrui, Roma Dicono che lo scorso 20 settembre, nel corso delle celebrazioni per l’anniversario della breccia di Porta Pia, il delegato del sindaco Alemanno abbia commemorato i caduti della guardia pontificia senza spendere una sola parola per i bersaglieri. Non ci credo. Sarebbe come, che so, se in occasione dell’8 settembre un esponente del Governo celebrasse i caduti di Salò, o se un premier desse del nazista al presidente di uno Stato straniero dopo aver spudoratamente affermato che Mussolini non uccise nessuno e che in Cecenia non esiste alcuna questione umanitaria.
da Massimo Mai Perchè se vai in vacanza in posti pericolosi e vieni rapito il ministero degli esteri si attiva per pagare il riscatto e riportarti a casa e se vai sulla parete Rakhiot del Nanga Parbat ti spedisce la fattura?
da Carla Bergamo, S. Paulo
Il buon Uolter, che ogni volta che si manifesta ci infila una lama nelle ferite ancora fresche, ripropone Petruccioli alla Rai. Alla faccia del cambiamento. Il nostro eroe insiste a non voler ferire la sensibilità del cavaliere nazional-popolare. Ma quella dei suoi elettori, però…