PARLIAMONE
GLI ASCOLTATORI DI TELEVISIONE. Esistono degli enti inutili più inutili di quelli che si autonominano “associazioni di telespettatori” di qualche matrice? Per esempio, l’Aiart, associazione del telespettatori di matrice cattolica. Sorvolo sul fatto che un acronimo dovrebbe significare qualcosa. Dov’è la “c” di cattolica? Dov’è la “s” di spettatori? Vado sul sito e scopro che Aiart vuol dire associazione, associazione italiana ascoltatori di radio e televisione. Ascoltatori di televisione? Vabbé idee chiare no. In compenso poche e anche limitate. Santoro vuole la schermitrice Granbassi ad Annozero. Pronti! Interviene l’Aiart che si chiede: 1) che c’entra la campionessa di fioretto con il giornalismo? 2) quanto costa l’operazione? 3) perché non si scrittura uno dei tanti precari che affollano la Rai? 4) perché il ruolo di inviato non viene ricoperto da un giornalista professionista? 5) perché Santoro mescola intrattenimento e giornalismo visto che la Granbassi avrà il ruolo di velina?Mi verrebbe da dire: se l’Aiart pensa che la Granbassi sia una velina, perché la vogliono giornalista professionista? E se invece pensano che faccia del giornalismo perché accusano Santoro di fare intrattenimento? E perché i giornali pubblicano le idee al vento dell’Aiart? (CSF)
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