da Dan Galvano, Basilea
Finalmente formiamo quest’accozaglia che sarà il Piddì. Largo ai giovani? Alle nuove leve? Agli eterni ragazzi Letta-Melandri-Rutelli? No. E Perchè no? Perchè Fassino la vede in un altro modo: “Nel Partito Democratico vorrei CIAMPI”. Meno male che per noi ragazzi reali c’è sempre l’estero.
da Mauro Mauri
Silvia, dai, non prendiamoci in giro: la tua antipatia verso i cinesi trasuda da tutte le righe del tuo post, che incarna la dimostrazione del come anche le persone super politically correct, quelle che anziché definire gli africani uomini neri fanno giri di parole usando il termine di colore (ma quale, visto che non lo si indica, forse il verde?), quando il popò gli brucia diventano realiste. Tornando alla situazione di Chinatown, comprendo parte dei tuoi fastidi, sopratutto quelli di di chi non può camminare su strade occupate dai carrelli: la situazione è conseguenza del buonismo e del relativismo e della demenza italica. Ed i cinesi sono tosti.
da Virgilio Mancini
Qualche giorno fa, alcuni coraggiosi hanno sfidato le autorità russe organizzando manifestazioni a Mosca e a San Pietroburgo. Si tratta di un’opposizione variegata che va dai filo-occidentali dello scacchista Kasparov ai nazional-bolscevichi dello scrittore Limonov, uniti sotto la bandiera del dissenso al sempre più autoritario Vladimir Putin il quale, questo va detto, rimane comunque popolarissimo tra i Russi. In risposta, la polizia ha effettuato dei veri e propri pestaggi e arrestato centinaia di manifestanti provocando sdegno praticamente in tutto il mondo. Berlusconi, ospite dell’amico Vladimir, ha detto che la repressione è stata gonfiata dalla stampa e che non era successo niente. Ieri il Cremino, pur ribadendo che gli scontri sono stati amplificati dai media internazionali, ha invece ammesso che la polizia ha avuto una reazione eccessiva. La domanda è: perché il Cavaliere ogni tanto non sta zitto?
da Vittorio Grondona – Bologna
A questo punto avrei bisogno che qualcuno mi spiegasse come un comune cittadino possa concretamente valutare autonomamente i motivi per i quali gli investimenti esteri, come appunto quelli vantati, secondo me a torto, da Confindustria e dalla stampa amica per l’acquisto di Telecom, farebbero bene allo sviluppo del nostro Paese. Sono quelli che ci portano dei soldi per creare, per esempio, nuovi posti di lavoro o sono invece quelli che appropriandosi delle nostre strapagate strutture ed infrastrutture, e quindi praticamente dei nostri capitali nazionali, ci portano via non solo soldi freschi e sicuri, ma anche molti posti di lavoro che già abbiamo?
da Gianluca Freda
Contrariamente a quanto molti credono, la ratio del Secondo Emendamento della costituzione USA (quello che consente ai cittadini di possedere armi) non era quella di garantire la difesa contro la microcriminalità, cosa che è preferibile e opportuno delegare alla forza pubblica. La ratio era di consentire ai cittadini di formare milizie armate per difendere le istituzioni democratiche contro il pericolo di un attacco dall’esterno e – soprattutto – dall’interno, nel caso in cui la corruzione e lo strapotere dei politici avesse portato ad una sovversione di fatto dei princìpi costituzionali. Da antiamericano, quale sono e fui, devo dire che trovo quest’idea – almeno nella prospettiva suddetta – sacrosanta e meritevole di estensione ad altre carte costituzionali. Da “complottista”, non mi stupirei se dietro le continue stragi universitarie ci fosse l’intento di convincere i cittadini amer icani a rinunciare volontariamente a questo diritto. La paura del clan Bush, ora che la verità sull’11/9 sta diventando sempre più diffusa ed evidente, deve essere enorme.
da Gianni Guasto
Caro CSF, io con il passare degli anni, m’imbellisco. Perciò la pregherei di ripristinare il link per l’aggiornamento dell’album fotografico dei lobbisti, che al momento risulta disperso.
Scusate il piccolo refuso rimasto dal trasloco al .it che ora è stato sistemato.
da Isabella Guarini
Caro CSF, i partiti attuali devono essere tutti democratici per statuto e devono perseguire gli ideali della Repubblica, altrimenti non potrebbero godere dei finanziamenti pubblici. I partiti non democratici, teoricamente, non esistono o sono invisibili. Perciò penso che sia pleonastico denominarsi democratici, mentre potrebbe essere una novità sostanziale quella della “partecipazione”. Gaber cantava, libertà è partecipazione. Che potrebbe divenire realtà con i potenti mezzi di comunicazione informatica. Per “Forza Italia” proporrei di togliere “Forza”. Resterebbe “Italia”, che non è poco, visti i giacimenti culturali che abbiamo!
da Alessandro Ceratti
Qualche giorno fa mi è capitato di incontrare un americano di Denver. Chiacchierando con lui a un certo punto mi ha detto che dalle sue parti c’è questo modo di dire: “Denver, where men are men and sheeps are afraid”. (Denver, dove gli uomini sono uomini e le pecore hanno paura). Il che ci ricorda che il “Far West” non è finito poi così tanto tempo fa. Questo come contributo al tentativo di spiegazione dell’eccidio della Virginia.
da Claudio Urbani
Per minimizzare la potenza delle “Lobby delle armi” americane, si vuol sottolineare che la pistola usata è una Glock,austriaca. Se è per questo, sicuramente, le pistole Beretta, es. la Beretta 8000 Cougar bifilare o il mod. 92FS bifilare sono le più apprezzate. Ma a parte che le grosse fabbriche di armi non interessa questo mercato, ma quello che viene usato in Irak o quello con cui si sono armati i Talebani al tempo della occupazione russa, è il mercato al minuto che è sconcertante. In una qualsiasi Mall, equivalente di un nostro ipermercato, è presente una armeria dove chiunque può acquistare un’arma e tutte le munizioni che vuole. Sia poi austriaca, italiana o polacca che sia, non cambia assolutamente o sposta il problema: chiunque può armarsi e fare la sua strage personale!
da Domenico De Franco
Caro Antonio Pedna, forse non lo sai, ma inviando i tuoi post ti sei ormai irrimediabilmente imbarcato su un veliero che si chiama Blogbounty: ora ci troviamo in alto mare ed impossibile scendere! Se può d’essere di qualche aiuto, ti darò qualche dritta. Attento al resto della ciurma se vuoi sopravvivere. Intanto cerca di non attaccar briga con quella canaglia di Schiavone: è un marinaio di lungo corso dalle mille cicatrici e l’uncino: pensa che un paio di volte ha duellato perfino col capitano! Sono entrambi vivi per miracolo. Se proprio vuoi sfidare a singolar tenzone qualcuno, fallo allora con Ceratti: è il compagnone della ciurma: le spara sempre grosse, così, un pò per ridere, e un pò per animare le discussioni nei pomeriggi di bonaccia o nelle notti di luna piena. Tutti lo prendono in giro, ma è più profondo di quanto voglia far credere. Poi lì sul ponte, inginocchiato verso la Mecca, c’è quel marcantonio di Muin, carnagione scura, bandana e orecchino. I racconti della sua terra trasudano una sofferta umanità, ma sulla nave, non tutti apprezzano: sai il mare un pò ci ha induriti tutti. Quel signore lì a poppa, pancetta e occhiali, è il dott. Gianni, il nostro Medico: non cura solo il corpo, ma anche le ferite dell’anima, spesso con un’ottima dose di ironia. Infine, vedi lassù, saldamente ancorato al timone nonostante l’età, fronte alta e barba bianca da filosofo dell’antica Grecia: è il Capitano. Non farti ingannare dall’aria serafica: il solo fatto di saper tenere a bada cotanti avanzi di galera ti fa capire quanto nel suo guanto di velluto ci sia un inossidabile pugno di ferro. Solo una volta ha rischiato la vita durante un’ammutinamento, l’anno scorso: avevamo fatto scalo in una città piena di fiori ed egli continuava a rimandare la partenza per poter frequentare un localaccio di sciantose. Abbiamo dovuto tirarlo via a forza: qualcuno già minacciava di impiccarlo al pennone più alto. Bene, caro Antonio, ora sai tutto. Hai voluto il blog? Ora REMA!