dall’avv. Lina Arena
Sono certa che i ricordi di Schiavone sui trascorsi dalemiani debbono essere appannati o modesti anche a causa probabilmente dell’età. Sarà troppo giovane il nostro Schiavone ed ha solo il bernoccolo della mafia. Ebbene, D’Alema ha lanciato la sua bella bombetta, s’intende da giovane, ha studiato alle Frattocchie , ha vagato nei paesi dell’est, ha fatto la sua bella esperienza nei campi giovanili cecoslovacchi ( ?) e non appena è caduto il comunismo si è improvvisato liberale o meglio ha indossato i panni del povero Saragat che se potesse tornare tra i vivi darebbe a D’Alema il premio che si merita: un calcio ben assestato ed un meritato riposo nel deserto… dei tartari. Non si diventa liberali dall’oggi al domani si possono semmai battere le mani ai liberali o riconoscere che i liberali di un tempo avevano ragione di lottare il comunismo e con esso la mafia della prepotenza ideologica sulla bontà del socialcomunismo.
da Claudio Urbani
Una serie di incidenti. Uno dopo l’altro. Motociclisti che finiscono a terra per l’asfalto scivoloso. Motivo? La cera lasciata dalle fiaccole utilizzate dai manifestanti che lunedì sera sono scesi in piazza a Milano a favore della sicurezza. La cera si è infatti attaccata al manto stradale ed è stato molto difficile staccarla. Sono dovuti intervenire manualmente gli operatori ecologici e il tratto fra piazzale Oberdan e via Senato è stato più volte chiuso e vietato ai motociclisti. Per fortuna, sembra che nessuno si sia fatto male in modo serio.
da Pier Franco Schiavone
Ceratti, Novartis non sta difendendo un know how ma il brevetto di un medicinale. Le leggi sui brevetti internazionali sono state imposte dalle potenze occidentali ricche presenti nel WTO. La durata di un brevetto come quello del Glivec è di vent’anni. Un’enormità, alla faccia del libero mercato. Le multinazionali come Novartis, tra l’altro, ottengono spesso tali brevetti grazie alla ricerca finanziata, molto più di quanto s’immagini, dal settore pubblico, specie quando si ricerca su patologie poco o nulla sviluppate in Occidente in particolare. Nel caso Indiano, il farmaco generico che si produce è di irrilevante peso economico perché non è un farmaco contro l’ipertensione, per esempio, cioè non è un farmaco su cui fa business. Ecco, in questi casi i diritti di brevetto non dovrebbero esistere in modo di estendere a tutti il diritto alla salute. È una questione di valori, Ceratti, come quelli che sono nella denominazione del tuo partito.
da Rita Rosati
Ceratti, le sue risposte a Silvia Palombi mi inducono a chiederle se lei è un single anzi un abbandonato. Scusi , senza polemica, ma per capire appunto i comporamenti dell’essere umano che fanno, non tanto il blog, ma la società.
Perché noi Italiani siamo così provinciali? Sembriamo tanti Alberto Sordi. È possibile che il Family day non si possa chiamare: giornata della famiglia? E l’election day? Ci fa schifo: giornata delle elezioni? E perché devo sentire al telegiornale: Question Time, Prodi risponde? Gli Italiani sparano termini esotici ma quasi mai parlano una lingua straniera. Questa nostra attitudine si trasforma in un’ingiustificata ammirazione per tutto ciò che non è Italiano. C’è una tizia, secondo me con scarso talento, Italiana, che giocando sul fatto di avere una madre Spagnola, ha trovato l’America e la vediamo ovunque, mentre un’altra, Spagnola vera, ogni volta che va in TV, socchiude gli occhioni, torce il tronco, muove una mano come se avvitasse una lampadina mentre con l’altra solleva un tanticchio la sottana e dice: Olé! (E giù applausi).
da Carla Bergamo
Ecco, io non capisco i cristiani che sono contro l’aborto ma trovano “giusto” che una persona muoia perchè non ha i soldi per comprarsi la medicina che gli salverebbe la vita. Oppure per operarsi in un ospedale privato. Esiste in tutti i paesi, credo, il reato di ‘omissione di soccorso’, ma a quanto pare non vale per i proprietari (e azionisti) di imprese di medicinali e ospedali. Mah.
da Rita Rosati Roma
Caro Muin, trovo interessante il giro in Olanda in bicicletta: quanti anni hanno i suoi ragazzi? Perchè se compatibili con mia figlia di 9 anni mi aggregherei anch’io seppur siamo un po fuori allenamento. Mio marito invece seguirà sempre in Olanda, ma non in bici, l’under 21 per gli europei di calcio. A ognuno il suo tour, dunque!
da Alessandro Ceratti
Freda e Grondona fanno delle considerazioni anche apparentemente ragionevoli, solo che sembrano scordarsi di come funzionano le cose in generale e in particolare nella nostra società. Fare ricerca costa un sacco di soldi. Fare ricerca farmaceutica costa ancora di più. Se per “legittima difesa” si volesse sottrarre il profitto derivante dal copyright dei brevetti il primo risultato pratico operativo sarebbe quello di eliminare totalmente qualsiasi ricerca finanziata da privati. Potrebbe essere finanziata dallo stato! Bene. L’Italia dedica circa lo 0,5% del PIL a questo scopo, pochissimo. E già non trova i soldi per pagare le pensioni. Da parte mia non c’è nessuna predilezione ideologica per il privato però allo stato delle cose dobbiamo ringraziare le multinazionali farmaceutiche di esistere. Altrimenti niente Enapren (pressione alta), niente Tachipirina (febbre) ecc. ecc. Pensateci bene: ciò che propone Freda sono le invasioni barbariche. Ci si appropria di una enorme ricchezza esistente però lo si può fare una volta sola. Poi questa non si rigenera più. E dopo qualche tempo è dissipata.
Oggi il TG5 ha mandato il onda al tg delle 13 un servizio sulla manifestazione per la sicurezza svoltasi a Milano, con la partecipzione della Moratti e Berlusconi. Ovviamente nessun accenno all’altra manifestazione organizzata dai Comitati di quartiere. Ha dato una sintesi del discorso di Berlusconi, che in breve, lamentandosi della crescente innvibilità di questa metropoli, dal punto di vista della sicurezza, invitava il Governo, come cittadino di Milano (???) ad intervenire onde garantire più scurezza. Ora, a parte il fatto che il Ministro dell’Interno sta provvedendo a inviare 100 poliziotti, ci si domanda da quanto tempo è sorto questo problema della sicurezza? Se nove mesi fa Milano era sicura, tranqilla, insomma un’isola felice e tanto degrado è un fatto recente, bene queste richiesta, ma se tale situazione è indietro negli anni, come interpretare le parole di Berlusconi? E allora bisogna domandarsi cosa ha fatto e come si era attivato il suo governo? I fatti concreti, anche forse ancora insufficienti, questi tanto vituperato governo li sta compiendo.
da Valeria Garabello, Roma
Ceratti è simpaticissimo, nonostante Di Pietro. Firmato, una che legge, ma non scrive.
Bentornata Valeria.