dall’avv. Lina Arena
Sono certa che i ricordi di Schiavone sui trascorsi dalemiani debbono essere appannati o modesti anche a causa probabilmente dell’età. Sarà troppo giovane il nostro Schiavone ed ha solo il bernoccolo della mafia. Ebbene, D’Alema ha lanciato la sua bella bombetta, s’intende da giovane, ha studiato alle Frattocchie , ha vagato nei paesi dell’est, ha fatto la sua bella esperienza nei campi giovanili cecoslovacchi ( ?) e non appena è caduto il comunismo si è improvvisato liberale o meglio ha indossato i panni del povero Saragat che se potesse tornare tra i vivi darebbe a D’Alema il premio che si merita: un calcio ben assestato ed un meritato riposo nel deserto… dei tartari. Non si diventa liberali dall’oggi al domani si possono semmai battere le mani ai liberali o riconoscere che i liberali di un tempo avevano ragione di lottare il comunismo e con esso la mafia della prepotenza ideologica sulla bontà del socialcomunismo.
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