da Alessandro Ceratti
Freda e Grondona fanno delle considerazioni anche apparentemente ragionevoli, solo che sembrano scordarsi di come funzionano le cose in generale e in particolare nella nostra società. Fare ricerca costa un sacco di soldi. Fare ricerca farmaceutica costa ancora di più. Se per “legittima difesa” si volesse sottrarre il profitto derivante dal copyright dei brevetti il primo risultato pratico operativo sarebbe quello di eliminare totalmente qualsiasi ricerca finanziata da privati. Potrebbe essere finanziata dallo stato! Bene. L’Italia dedica circa lo 0,5% del PIL a questo scopo, pochissimo. E già non trova i soldi per pagare le pensioni. Da parte mia non c’è nessuna predilezione ideologica per il privato però allo stato delle cose dobbiamo ringraziare le multinazionali farmaceutiche di esistere. Altrimenti niente Enapren (pressione alta), niente Tachipirina (febbre) ecc. ecc. Pensateci bene: ciò che propone Freda sono le invasioni barbariche. Ci si appropria di una enorme ricchezza esistente però lo si può fare una volta sola. Poi questa non si rigenera più. E dopo qualche tempo è dissipata.
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