da Alfredo Lupo, Londra
Il sig. Perfetti e’ un campione del giornalismo investigativo. Non ricorda come e’ andata con Santoro, ma non pensa delle cose. Non si pronuncia sulla Guzzanti. Non ride alle battute di Luttazzi. Pero’ ci invita tutti a non scambiare dei fatti con delle opinioni. E guai a pensare che eravamo in un regime perche’ Biagi ha firmato un accordo di fine collaborazione (Coactum Feci). Trema Travaglio!
da Paolo Beretta
Se vogliamo vedere i fatti, a Biagi non fu rinnovato il contratto non per un basso riscontro della sua trasmissione, ma perché il cavaliere nero ci aveva messo una croce sopra, come succede a tanti precari, bravi ma forse un poco rompicoglioni. Per Santoro, il benservito fu tanto regolare da autorizzare un Giudice del Lavoro a condannare la RAI a rimetterlo in onda. La Guzzanti fu censurata dopo appena una puntata, e questo dice tutto, mentre se a qualcuno Luttazzi non fa ridere, la cosa importa ben poco. Io lo trovo divertente, e questo è più che sufficiente.
da Pier Franco Schiavone
Berlusconi ha detto… alla cena di premiazione dei Telegatti, al mio tavolo c’era un artista tv di sinistra che non mi ha saputo fornire nessuna ragione del motivo per cui vota così. È una moda, si sceglie così perché in giro c’è troppa ignoranza, dobbiamo combatterla. Mi verrebbe da dire che è il classico bue che dà del cornuto all’asino, ma mi trattengo e chiedo a Bisio (è lui l’artista!) di inviarci un post (hai visto mai). Bisio, cos’hai detto al Berlusca, anzi cosa non gli hai detto, per farti definire ignorante?
da Gian Paolo De Tomasi
Grazie, Antonio, del link. In effetti Eilat è uno dei posti papabili (nonostante il kamikaze che oggi si è fatto saltare per aria). Ricordo una storia molto affascinante dell’amicizia tra un delfino e un ragazzo sordomuto i quali nuotavano insieme ogni giorno. Per quanto riguarda il parapendio, ho il brevetto (volavo sulle dolomiti, a Campo Tures: meraviglioso), ma il Serengeti è un altro film, come certo saprai. Per quanto riguarda il resto, spero di avere sufficienti anni per fare almeno il 70% delle cose. Per la legge dei grandi numeri “Time is on my side”, visto che quest’anno sono 40. Ho cercato di restringere il campo a 10 cose, ma se mi ci metto d’impegno di sicuro supero le 100 cose.
da Marco Foraggi
Ho l’abitudine di tenere le cuffie su ITunes mentre lavoro e navigo al computer. Entrare in una pagina che mi spara la sua musica (che si mischia con la mia ottenendo un effetto devastante per psiche e orecchie) è decisamente spiacevole. Io ho cominciato ad ascoltare seriamente Paolo Conte proprio dopo aver sentito Benigni a Sanremo nella sua interpretazione di “via con me”. Amo questa canzone. Ma impastata con “summer of ’69” di Bryan Adams fa decisamente schifo.
da Silvia Palombi
Piove spesso, è estate, ma altrettanto spesso esce un sole in grado di cuocere quasi qualsiasi cosa. C’è sempre un po’ di vento, e questo a me piace, mi piace il suono che fa tra le palme. È tutto grande, ampio, le nuvole hanno la possibilità di espandersi senza problemi di spazio e guardarle è una gioia, sono nuvole imperiali queste. L’aria è tersa e odora di pulito, niente fabbriche qui, niente smog, la pelle la sera non caccia quella morchia che lascio sull’ovatta ogni sera nella ingrugnata e operosa Milano. Ieri pomeriggio, mollemente sdraiata su una delle tante amache del giardino dell’eden del mio editor, mentre leggevo ‘Danubio’ di Magris (notevole), è venuto a farmi visita un colibrí. Non ne avevo mai visto uno dal vero, questo poi mi è venuto a guardare, mi ha emozionato. Dopo tanto cibo brasilero ieri sera pizza, buona direi: pizzaiolo ragusano, altro amico calabrese che vende caffè ai brasiliani, altro cuoco napoletano e ristoratore amico dell’Italia centrale. Una situazione buffa. Come sono lontani D’Alema & C. E come è brutto quel che ha fatto chi ha preso appunti in confessionale. Peccato per l’Espresso, uno scivolone così gli farà forse perdere più lettori che la mancanza di csf da Sette, uff dal Magazine. Boa tarde.
da Isabella Guarini
Caro CSF, per fortuna è stato specificato che si tratta di un oroscopo per soli maschi. Essendo cancro, mi sarei molto preoccupata per il mio avvenire, anche perché una persona come quella descritta dal nostro mago è davvero da evitare. Per caso Furio Colombo è un cancro?
da Federica Pirrone
Anno 1948, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo sancisce le libertà che ad ogni essere umano spettano “senza distinzione alcuna, per ragioni di opinione politica o di altro genere”. Art.19: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”. Anno 2007, il Guardasigilli propone che il negazionismo diventi reato, il Consiglio dei Ministri approva all’unanimità un DDL atto a “reprimere con efficacia ogni forma di esternazione concernente la superiorità e l’odio razziale che assuma caratteristiche di diffusività”, dal popolo si levano voci di repressione “c’è un limite alla libertà di espressione”. Non voglio credere che stia succedendo. Io mi ribello. Io sono libera!
Che altro aggiungere? Il problema è che in giro non ci sono solo stronzi innocui ma anche gente che devasta i cimiteri ebraici e che non si commuove davanti ad uno spettacolo teatrale. Se oggi un antisemita volesse andare in TV a dire che i protocolli di Sion sono verità storica, in ossequio ai principi Volteriani troppo spesso richiamati, dovremmo permetterglielo. Lo stronzo (e stupido) non innocuo, non ascolterebbe nemmeno l’eventuale controparte. Quanto a Freda che ci snobba perché ripeteremmo nel blog gli schemi imposti dalla TV, beh, dopo essermi sentito dire che sono (siamo), praticamente, una scimmia e dopo aver letto la sua teoria sul negazionismo, sono felice di non dialogare con lui.
da Vittorio Grondona – Bologna
Tutto sta ad intenderci su cosa è o non è un valore. Tanto per fare un banale esempio, tenere i fari delle auto accesi di giorno nel nostro “Paese d’o sole” non è un valore, ma una semplice opinabile imposizione di legge. Secondo me invece la libertà personale è un grande valore, ignorare questo principio sarebbe davvero ipocrita. Le coppie di fatto fanno parte della nostra realtà e, soprattutto, proprio della nostra intima libertà personale. Io posso non essere d’accordo, ma non posso pretendere che tutti siano non d’accordo come me. Quello che manca oggi, al di là della religione e della coscienza personale, è proprio il fatto che in Italia non si vuole prendere atto della necessità che anche in questo settore occorra una regolamentazione. Ed ogni regolamentazione è tale solo se preveda nel suo contesto i doveri ed i diritti degli interessati. Stabilire questi ultimi è, secondo il mio capire, la cosa che i nostri politici devono necessariamente fare per ordinare convenientemente la realtà sociale in cui ci troviamo oggi. Il Vaticano emana giustamente le sue direttive e pertanto chi è d’accordo si sposi, ma lasci liberi coloro che la pensano diversamente di fare, nel limite del lecito ovviamente, quello che ritengano personalmente giusto fare. Per quanto mi riguarda io preferisco la famiglia tradizionale. Molti altri no. E allora?…