da Alessandra Franchi, Firenze
La morte fà paura e terribilmente accomuna tutti noi, più o meno consapevolmente. Altresì la morte può essere una liberazione per colui che riesce a sopravvivere, ma non ha la possibilità di una vita dignitosa. In medicina, l’avanzamento della scienza e della tecnologia hanno permesso di aumentare la durata e la qualità dell’umana vita; certamente in molti casi questo è vero e giusto. Dunque rallegriamoci: avremo la possibilità di vivere in media più a lungo, ma forse con sembianze bioniche. Etica di vita..etica di morte..tutti noi a giudicar, mentre medici e magistrati si schierano da una parte e la sacra inquisizione dall’altra. Ma nel frattempo, Welby “naturalmente” sarebbe già morto e tra le braccia dell unico vero DIO. E così sia, seppur in ritardo. Auguro pace terrena anche ai familiari del fu capro espiatorio.
da Alessandro Ceratti
Io Filippo Facci l’ho visto di persona. Siccome voglio essere un signore milimiterò a dire che la foto del mese Maggio è stata scattata da uneccellente fotografo.
Tu hai visto di persona anche me. Vogliamo sbilanciarci? (csf)
da Muin Masri
Anno nuovo. Mi informo con il calendario cinese e leggo l’oroscopo anche sepreferisco i fondi del caffè, sono più sinceri. Tutti sono favorevoli: “gliastri ti proteggono”! Il tempo di gioire assaporando un toscanello e, chissàperché, mi trovo a fare i conti con: qualche fanatico religioso che cerca dirovinarmi la fede, un guerrafondaio che vorrebbe uccidere la mia pace,trafficanti di illusioni che vogliono vendermi l’amore, un governo senz’anima che intende asciugarmi i risparmi virtuali, scienziati spaventati miavvisano dell’esaurimento del mio tempo su questa terra e mi propongono ditrattenere il respiro. Economisti riuniti sulla sponda del lago mi preganodi non smettere di acquistare tre al prezzo di due anche se sono più povero,specialisti di comunicazione commentano la mia inappellabile condanna amorte e in nome di libertà, democrazia e fede mi minacciano di non fare ilcodardo, spacciatori di odio vogliono sniffare i miei sogni, compagniacrobati mettono a dura prova il mio fragile equilibrio laico, intellettualimaliziosi giocano con le parole per dirmi che oramai sono fuori dallastoria, moralisti sempre vergini mi domandano “sei con noi o contro? Sceglisenza se e senza ma!”Per fortuna in bagno si trova sempre una copia di Linus, senza Charlie Brownè difficile resistere ad un anno pieno di stronzate!
da Carla Bergamo
Oggi a Rio de Janeiro sono morte 19 persone, vittime della violenza di trafficanti e criminali comuni. Le autorità sono in disaccordo sull’origine dell’ondata di violenza che ha colpito soprattutto cittadini indifesi, oltre ad alcuni poliziotti. Sette delle vittime sono morte bruciate vive su un autobus, bloccato sotto un viadotto; gli assaltanti sono entrati, hanno rapinato i passeggeri e uscendo hanno dato fuoco al mezzo, cominciando dall’uscita. Chi ha potuto è scappato dai finestrini, sette di loro non ce l’hanno fatta. E pensare che non siamo in guerra, da queste parti. Ma basta una polizia mal pagata e/o corrotta, un’autorità fatta da politici incompetenti e cinici, una società indifferente al catastrofico divario tra ricchi e poveri e l’incapacitá da parte dei cittadini di organizzarsi per esigere maggiore etica, tutela e giustizia, per creare situazioni limite come questa di oggi. Senza bombe, senza Bush, senza Saddam. Ma tra qualche giorno tutto sarà dimenticato e saremo di nuovo il paese del Samba e del Futebol, pronti ad accogliere i turisti che in fondo, vengono da queste parti a cercare calore e allegria. La favela che vedono dalla finestra del loro lussuoso hotel? Folclore locale! O una polveriera pronta a esplodere? I santi ci aiutino.
da Alessandra Pesarisi
Su, Csf, non sia geloso, leggo tutti i giorni il blog, apprezzo moltissimo le sue interviste, l’ho pure votata al concorso del sole 24 ore, una sbandatella per un’ altro (e che altro), me la FACCIa passare!Cmq poteva pure rispondermi che il Facci da vicino sia una mezza mozzarella, invece, partendo all’ attacco, non ha fatto altro che confermare la mia tesi!Buon Anno!!!
da Alberto Arienti
La vera rivoluzione di Panorama settimanale (il mensile aveva solo belle foto) fu lo slogan: I fatti separati dalle idee. Nel mondo editoriale dell’epoca, con tutte le pubblicazioni che giocavano a rivoltare la frittata, fu una sfida spudorata. E’ vero che Eco diceva che si poteva essere schierati semplicemente con una didascalia, però fu un grande passo avanti nel tentativo di “raffreddare” la notizia. Adesso siamo sui lidi opposti e leggere oggi Panorama mi fa venire i brividi.
I fatti separati dalle opinioni (csf)
da Vincenzo Rocchino, Genova
E sì, ha proprio ragione Urso; di rivoluzionario Panorama non ha mai avuto nulla. Come ha ricordato giustamente Santi, la novità era nel formato (per altro già in uso da molte riviste, specie quelle che trattavano la moda e le questioni femminili). ABC e Le Ore invece furono la novità senza pretese “rivoluzionarie”.
da Anna Laura Folena
Una premonizione mi aveva guidata.In sogno avevo visto sovrani illustri e moltitudini d’umani dalla grande anima accorrere lì a vedermi. Avrebbero ammirato il mio bagliore, adorato la mia scia.Desideravo abbeverarmi ai loro occhi estasiati.Per realizzare tale visione ero nel cielo di Betlemme quella notte. Io, splendido essere, più in alto di tutti, così grande e potente, sopra di loro, così piccoli, così in basso.Li avrei benignamente sovrastati, concedendo i miei bagliori, generosa e inaccessibile.Giunsi puntuale, pronta a bearmi della mia enormità, quando udii un suono, il suono più soave dell’immensità infinita. Era il primo pianto del Bambino.Ne ignoro il motivo, ma mi sentii minuscola e indifesa, come avessi bisogno di quella voce, come se la mia vita dipendesse da lei.Io, proprio io, al di sopra di tutto il mondo, ebbi la sensazione di essere polvere e ghiaccio al cospetto dell’Amore.Inspiegabilmente, fu il momento più bello della mia esistenza.La Stella Cometa
da Santi Urso
Ho il massimo rispetto della memoria del signor Granata, ma siamosicuri ch’egli ricordi bene? Non sara’ che una certa sudditanzapsicologica (la cosiddetta sindrome dell’arbitro) lo induce a captarela Sua benevolenza? Testimoni oculari mi giurano che la rivoluzionedei periodici fu compiuta (per non parlare di Epoca) dagli ormaidimenticati Abc e Le Ore insieme con Cronache, poi diventatoL’Espresso (suppergiu’ nei tempi in cui Twen, dalla Germania,insegnava la grafica a tutti e Popular Photography italianadiffondeva il Verbo dell’immagine). Il meritorio Panorama, natopericlitante mensile, rivoluziono’, da settimanale, il formato(costrinse L’Espresso a rimpicciolirsi), la qual cosa, nessunos’offenda, fu – mi dicono – la sua arma fine-di-mondo.cordialita’ onfalodalemiane
da Isabella Guarini
Caro Granata, il tuo racconto di Panorama ha smosso la mia memoria ricollegandomi a mio padre che era un lettore assiduo. Ricordo che il periodico arrivava per posta e tutti lo leggevamo. In soffitta vi sono ancora delle copie conservate.Ma dimmi perché Panorama determinò la rivoluzione dei periodici? Certamente quando lo leggevo non potevo accorgermene, data l’età. Ricordo che le foto erano in bianco e nero, ma non se c’era la pubblicità.