da Paolo Beretta
Come come ? “sappiamo che esiste l’atomica non è nemmeno perché esplose, ma perché i media decisero di dare all’esplosione il giusto rilievo” ? Freda sarà anche uscito dalla matrice, ma per entrare in uno stato confusionale. Che non creda allo sbarco sulla Luna può anche andarmi bene, tanto c’è chi crede ancora alla Terra Piatta. Mi va un po’ meno bene che faccia passare per deficiente a chi è di opinione diversa, ma lasciamo correre. Ma affermare addirittura che ci si è accorti dell’atomica per il “media coverage” mi sembra da Zelig. Freda, anche senza i giornali, l’atomica fa un bel botto. Se ne sarebbero accorti lo stesso.
da Gustavo Dal Betto, Milano
Ma guarda il caro Bruno Stucchi che gioisce per la decisione dei magistrati di indagare Deaglio mentre si indigna fortemente ogniqualvolta questo accade a Berlusconi!Siamo certi comunque che anche Deaglio proverà la sua innocenza e dimostrerà che i suoi nemici usano la magistratura per farlo fuori.RadioPop fa vera informazione, e il Bruno non capisce, povero!
da Vittorio Grondona – Bologna
Il cristiano ha bisogno del sacerdote perché altrimenti non potrebbe inserirsi convenientemente nel contesto della sua religione. D’altro canto chi ha la vocazione di farsi prete ha il diritto di campare decentemente. Personalmente mi trovo di fronte ad un altro grande mistero. Non riesco a capire, infatti, come mai la Chiesa, nonostante la sua grande evoluzione che in duemila anni è passata dalla misera fredda grotta di Betlemme allo sfarzo del Vaticano di oggi, diventando fra l’altro uno dei più ricchi stati del mondo, non trovi mai i quattrini per compensare convenientemente i suoi dipendenti. Essere umili e meritevoli servitori di Dio è una grande cosa, ma sinceramente non aiuta molto a vivere la vita.
da Floriano Ghinassi, Parigi
Granata, ma perché ce l’hai tanto coi francesi? Che ti hanno fatto? Perché tanto livore contro la guida Michelin? Una guida Pirelli ti garberebbe di più? Magari, se ci dedicano una guida, é perché hanno una grande considerazione della nostra cucina, no? Dai, tra una pizza e un piatto di pasta, trova anche il posto per una crépe o del foie gras, magari con un buon vino di Borgogna. Lo so, anche a me rode che un popolo così simile a noi (quasi tutti qua hanno almeno un parente italiano) ci sia tanto superiore socialmente, ma mica é colpa dei francesi se loro hanno Ségolène e noi la Santanché…
da Gianluca Freda
Gli argomenti di chi crede allo sbarco sulla luna sono squisitamente teorici. Ne presento un breve elenco. 1) Se fosse stata una messinscena i russi lo avrebbero rivelato al mondo (e perché mai? E se avessero avuto anche loro qualche scheletro nell’armadio?). 2) E’ più facile andare sulla luna che approntare una truffa di queste dimensioni (siete sicuri? Avete mai provato ad andare sulla luna? E poi, ammesso che fosse più facile, quanto sarebbe stato redditizio?). 3) Una truffa simile richiederebbe la partecipazione di troppe persone (Il progetto Manhattan, prima del 1945, coinvolse più di 40.000 persone e se oggi sappiamo che esiste l’atomica non è nemmeno perché esplose, ma perché i media decisero di dare all’esplosione il giusto rilievo). Io sono abituato a ragionare sui fatti, non sulle teorie. Guardate foto come queste (blogghete.blog.dada.net/permalink/279763.html ) e se non vi viene da ridere vuol dire che un mondo in cui la gente gioca a golf sulla luna è il mondo che fa per voi. Io, per quel che conta, sono uscito dalla matrice tanto tempo fa.
da Silvia Palombi
Posso affermare con cognizione di causa che loro, gli handicappati, non sopportano di essere chiamati ipocritamente diversamente abili, gli suona come presa in giro. Preferiscono di gran lunga disabili, che è la pura e semplice verità. Il più crudo handicappati, che pur rappresenta bene la condizione di chi non ha il 100 % di autonomia, in qualunque ambito, suona tagliente ma meglio una parola tagliente che una presa per il sedere. Dico questo perché nel 2003, avendo in corso di pubblicazione a Charta ‘OLTRE. Sguardi sull’handicap’ un libro fotografico (ma non solo) su ‘come combattere l’handicap con coraggio e ironia e vincere, nella vita’ ci trovammo ad avere a che fare con loro, appunto, e capimmo un mucchio di cose.
No, cara Sig.ra Guarini. Ceratti ha detto cose un poco diverse, anche se, forse, l’intenzione era quella che ha detto lei. Ha espresso una sua (legittima) opinione partendo, secondo me, da un presupposto comlpetamente sbagliato: paragonare un disabile ad un malato di lebbra. I disabili hanno delle patologie che, per loro sfortuna, difficilmente sonoo risolvibili, ma restano, salvo casi gravi, persone che possono dare grandi contributi alla società. Ghettizzarli in un lazzaretto non serve né a loro e men che meno a noi. Le ricordo che un disabile non è solo un down, ma anche un tetraplegico, un non vedente, un audioleso, tutte persone (e ne ho conosciute parecchie) dalle quali ci si può aspettare tantissimo, sia in termini di coraggio di vivere che di capacità produttiva. Se uno sbaglio c’è, consiste nel non far capire ai ragazzi di oggi, cresciuti a Bratz e telefonini, le palle che ci vogliono a vivere senza vedere, senza sentire o senza potersi muovere. Pensate per un attimo se nelle grinfie di quei quattro coglioni del filmato di YouTube fosse finito Stephen Hawking, un tetraplegico che insegna matematica a Cambridge. Ci starebbero benissimo, in aula, alcuni disabili. Di fianco al professore, a insegnare.
da Antonio Leonforte, Roma
Non capisco cosa intenderebbe provare Freda con il riferimento alla foto tratta dal sito della NASA. Il LEM fu commissionato dalla NASA con una regolare gara il cui bando uscì il 25 luglio 1962 (sette anni prima dell’allunaggio). Alla gara parteciparono undici delle più importanti aziende che operavano nel settore aerospoaziale (nomi come Lockheed, Boeing, McDonnell, Douglas, General Dynamics, Martin- Marietta, etc.) e convolse molte centinaia di persone. Il LEM era ricoperto di una pellicola d’oro (che forse a Freda sembra cuki alluminio) esattamente come lo sono ancora oggi tutti i satelliti che vengono lanciati e che non hanno necessità di rientrare nell’atmosfera. La pellicola serve a schermare dalle radiazioni e dallo stress termico sensori e componenti del telaio (nello spazio se prendi un tubo di alluminio e lo esponi al sole puoi avere 300 gradi su un lato e -150 gradi sul lato in ombra. (…) Ed infine, sarà un caso che chi continua a dar fiato sul web a questa bestiale stronzata del “fake moon landing” è spesso esponente di una certa sinistra pregiudizialmente anti-americana ? Una sinistra che confonde la equità dei diritti e delle opportunità (sacrosanta) con una inconfessabile e vigliacca avversione per il genio, il coraggio e la intraprendenza individuale (in una parola, per il cosiddetto sogno americano) ?
da Pier Franco Schiavone
Giornata uggiosa a Milano. Rinuncio alla consueta passeggiata col collega nell’ora di pausa e all’alternativa della lettura di qualche pagina del bel libro di Ingrao (che caratteraccio Togliatti!) e decido di guardare il sito gossipparo per eccellenza. Valentini, un giornalista di Milano Finanza (ma non si dovrebbe occupare di finanza?) ha scritto che al rally di Monza ci sono stati sguardi che lasciavano poco all’immaginazione tra Valentino (mito) Rossi e la gnocchissima velina Thais, tanto che, continua, ne risentiremo parlare. Mó, per carità, che Rossi avrà un rendez-vous con la velina ci può stare ma come sono gli sguardi che lasciano poco all’immaginazione? Valentini avrà notato un movimento frenetico dei sopraccigli? Avrá individuato razzetti che partivano dalle orbite oculari? Gli sguardi erano accompagnati da fantozziane smorfie linguo-labiali? Qualcuno mi spieghi. Ho visto ieri la scena in TV e mi è sembrato un gioco tra due ragazzi, sono più ingenuo o obsoleto?
da Alessandro Ceratti
Visto l’unanime consenso che i miei ultimi interventi hanno provocato chiedo veramente di prestare molta attenzione a ciò che scrivo. Perché trovo giusto beccarmi critiche severe su molte cose, ma non riesco proprio a capire perché dovrei essere considerato supponente e complicato. Ho semplicemente sostenuto di aver scritto “handicappato” invece che “diversamente abile” consapevole di ciò che stavo facendo e che puntualmente mi è arrivato il biasimo politically correct. Inoltre, nessuno di noi è esperto nella pedagogia dei disabili (handicappati ?) ma questo non dovrebbe essere un ostacolo all’interno di questo blog, che se dovesse accettare soltanto le opinioni di esperti semplicemente chiuderebbe. In ultimo: sono consapevole anche del fatto che le mie tesi sono provocatorie ma non per questo io divento un provocatore. In questo caso sto semplicemente esprimendo ciò che penso, contraddicetemi se pensate che abbia torto, ma non sputatemi addosso.