da Walter Vanini, Carona (Bergamo) La notizia è di quelle che fanno inorgoglire il popolo padano e chissà, forse gli italiani tutti. L’ha data il Tg Studio Aperto di Italia 1, sempre attento alle notizie che meritano rilievo: a Milano pochi giorni fa è stata cucinata una cotoletta da record, la più grande del mondo. Il tutto corredato da servizio filmato e informazioni sui chili di carne e di pan grattato utilizzati per l’invidiabile primato. E poi dicono che l’Italia va male.
da Biagio Coppola
Silvia Baraldini non ha ammazzato nessuno e per reati ideologici ha subito, negli states, una condanna a più di 40 anni! I top guns autori della strage della funivia del Cermis (20 morti) scorazzano impuniti per i cieli dell’America democratica! C’è qualcosa che non mi quadra…
Tutto bene. Ma negli usa non danno 40 anni per reati ideologici. Ci sono di mezzo delle rapine. (csf)
da Pier Franco Schiavone
Perché cavolo i tram a Milano, quando i conducenti avvertono un pericolo, invece di fare poot-poot! Fanno sdeng-sdeng? E soprattutto, perché suor Paola Binetti sta nel centrosinistra e Chiara Moroni nel centrodestra?
da Pino Granata
Tiziano Treu (Margherita) così commenta le recenti proposte del governo Prodi in materia fiscale: “così siamo il governo delle tasse”. L’odioso Tremonti invece gongolante per il fatto che le nuove misure colpiscono il ceto medio dice: “Bene abbiamo già vinto le elezioni”. Il mio commento invece è che tutti i governi di Centrosinistra sono capaci solo di parlare di tasse e mai di sviluppo. Così non andiamo da nessuna parte e temo che moriremo berlusconiani. Toccatevi pure le palle, ma sappiate che non basta. Ci vuole ben altro.
da Paolo Beretta
Ho letto l’articolo di Travaglio e mi trovo sostanzialmente in disaccordo con lui. In sintesi:
1) Sarà anche vero che di intercettazioni vere e proprie non ne sono (ancora) emerse, ma mi sembra che il resto basti e avanzi.2) Se cancello una prova che non può essere utilizzata, dove sta il problema ? Anche qualora mi servisse per acquisire altre prove, il punto di partenza è sempre viziato. E’ la filosofia americana della validità delle prove in tribunale: le prove illegali non valgono.3) Se la polizia dovesse seguire tutte le indicazioni anonime di Tizio che vuole ammazzare Caio, dovremmo avere tre milioni di poliziotti in forza. Travaglio, per favore….4) Il decreto non dice che, eliminata una copia, tutto è a posto. Le copie vanno eliminate TUTTE, ivi compresi CD, chiavette, fotocopie, copie miniate, eccetera.5) Se a Napoli si facessero sparire orologi e gioielli si risolverebbe effettivamente il problema dei furti. Il fatto è che, mentre orologi e gioielli sono di pubblica vendita, le intercettazioni non lo sono, si può fare a meno di farle e, se vanno fatte, la cosa deve essere gestita con tutte le garanzie previste. Quanto non corrisponde a queste premesse, non deve esistere. Punto. Poi, gli “archivi riservati” delle Procure li conosciamo bene. Lasciamo stare, che è meglio.6) Su questo punto potrei anche concordare, ma solo se la parte lesa lo richiede. In caso contrario, nessuna intercettazione, nessuna offesa, nessun reato. Meglio di Minority Report.
Nonostante il mio disaccordo, il rispetto per Travaglio resta immutato. Qualche volta è un pochino forcaiolo, ma resta sempre uno dei migliori giornalisti in circolazione.
da Gianni Guasto
Con il tono indigesto e saccente che fa di ogni suo intervento un ultimatum, Marco Pannella ha espresso stamattina a Radiotre l’idea che Israele debba entrare nell’UE per essere meglio difesa dagli attacchi terroristici, e che, al seguito, entrino in Europa anche il costituendo Stato Palestinese, la Giordania, il Libano, e qualche altro Stato medioorientale. Ora, a parte il fatto che rimane difficile comprendere quale forza dissuasiva potrebbe esercitare l’Unione Europea contro i terroristi, c’é da chiedersi, se l’annessione all’Unione Europea di un gran numero di Stati asiatici, non rischierebbe di snaturare il senso della collocazione geografica europea.Perché allora non annettere il Corno d’Africa? Perché non l’Argentina? E l’Irak? E la geografia, nella vita politica degli stati (qui parliamo di uno Stato non ancora nato del tutto, l’Europa), non conta proprio niente?
da Isabella Guarini
Caro Csf, alcune questioni sono così ingarbugliate per cui è preferibile il gioco di parole non potendo isolarsi, come fa CSF, mentre l’autunno incalza. Dunque, c’è chi intercetta e chi inter-getta. Risultato zero per chi legge, ovvero lex.
da Antonio Pisani
Complimenti per non pubblicare le critiche e gli argomenti non giusti. io ci riprovo. Ferrara dice che la trasmissione di Santoro su Napoli fa dormire, io la guardo dopo che ha blaterato e trovo lo specchio di Napoli non raccontato mai così bene, dei problemi del popolo non della classe chiusa di cui fate parte. Poi vedo che csf scrive sul foglio, ma di abiure verso Ferrara zero. da che parte sta il nostro. Non è evidente la distanza fra chi vive sulla propria pelle la vita e chi racconta la Nannini? Almeno dite se ne siete coscienti.
Non solo qui si pubblicano le critiche, ma per farlo ci si sobbarca anche l’editing. La prossima volta provi a seguire le istruzioni che può leggere qui: non garantiscono la pubblicazione, ma aiutano.
di Alessandro Robecchi (grazie a Paola Bensi)
Urge una regolamentazione delle fiaccolate di protesta. Non che abbia niente contro la protesta, ci mancherebbe. E anche sulle fiaccole, niente da dire. Mi limito a osservare che spesso le fiaccolate contro gli atroci delitti degli immigrati vengono annullate in fretta e furia. Ad Anzola (Bologna) la fiaccolata contro il violentatore marocchino è stata repentinamente cancellata dal programma delle iniziative comunali. Dai tempi di Erika e Omar (spettacolare fiaccolata a Novi Ligure contro inesistenti mostri albanesi), la fiaccolata di protesta contro gli stranieri è un must nazionale, una griffe del made in Italy. A volte non si fa in tempo ad annullarla, e poi diventa difficile fare una fiaccolata di smentita. Prudenza suggerirebbe che prima di indire la fiaccolata contro l’immigrato di turno si facesse almeno lo sforzo di controllargli l’alibi. Potrebbe servire – se non per aumentare il garantismo – almeno per evitare figure di merda.Certo, lo so come va il mondo. Ci serve un capro espiatorio, e lo straniero è perfetto: una bella fiaccolata di protesta contro gli stranieri stupratori (anche quando il porco è lo zio Pino), è sempre un bel vedere. E’ innegabile che il sistema paga: alla fiaccolata contro lo straniero viene di certo il telegiornale. Funziona.Suggerirei dunque alla società civile di agire con un certo cinismo e di adottare la fiaccolata contro gli stranieri come nuova forma di lotta. Faccio qualche esempio: fiaccolata di protesta contro i feroci stranieri albanesi che spiavano tutti dai vertici Telecom avvelenando la democrazia italiana (capirai!). Una bella fiaccolata di protesta contro quei marocchini che insanguinano Napoli con la loro guerra di camorra. Aggiungerei, per non dimenticare i reati sessuali, tutti quei politici o sottopolitici pakistani che raccomandavano signorine alla tivù in cambio di quattro salti sul divano. Lo vedete anche voi, può funzionare! Se vi trovate di fronte a un reato, a una porcata, a un’ingiustizia, fate così: indite subito una fiaccolata contro lo straniero. Funziona, fa audience e non vi manganella nessuno.Naturalmente non voglio negare che anche gli stranieri commettano reati. In questo caso suggerirei una processione con doppia fiaccola: una contro lo straniero, e una per avere indovinato, una volta tanto.
da Vittorio Grondona – Bologna
In poche ore sono riusciti ad approvare l’indulto e sempre in tempo di record hanno buttato giù un frettoloso decreto sulle intercettazioni illegali. Tutto in perfetto accordo bipartisan. Come dice l’ex ministro Castelli, se una cosa è illegale, che senso ha farci sopra un decreto per confermarne l’illegalità? Come per l’indulto anche per le intercettazioni bisognerebbe capire a chi fanno comodo. Chi ci guadagna, insomma. Io sono convinto che attraverso una piccola riflessione sui fatti degli ultimi dieci anni anche il più sprovveduto degli italiani può individuare autonomamente coloro che sono i veri beneficiari di entrambi i provvedimenti. Nel primo caso non certo i cittadini onesti che in un attimo si sono visti circondati dalla delinquenza più varia buttata fuori dalla galera senza alcuna protezione sociale e senza un minimo di prospettiva favorevole all’inizio di una vita onesta. Nel secondo caso è poi ancora peggio. I comuni cittadini, ormai sudditi di fatto del potere di turno, non sono un bersaglio appetibile anche per una spiata telefonica in aggiunta a quelle a cui sono obbligatoriamente sottoposti in un sistema autoritario che non perde occasione per seguirli in ogni atto con telecamere di vario genere, spingendosi a curiosare perfino nell’intimità amorosa, per ora fortunatamente limitata alla lotta (sic) alla prostituzione. Anche per ottenere un qualsiasi servizio pubblico sono obbligati a rinunciare per iscritto alla privacy… Di questi cittadini, che praticamente non hanno nulla da nascondere, coloro che li stanno spiando ormai sanno già tutto. Sono gli stessi cittadini invece che purtroppo non potranno mai sapere i casini che combinano ai danni della società i loro spioni di elite privilegiata. Quello che si potrebbe sapere su questi ambigui personaggi, col nuovo decreto sarà irrimediabilmente distrutto. L’illegalità va certamente punita con severità, ma qualsiasi crimine comunque venuto alla luce, non deve essere ignorato anche nel caso in cui si tratti di notizia di provenienza illegale.