da Vittorio Grondona – Bologna
In poche ore sono riusciti ad approvare l’indulto e sempre in tempo di record hanno buttato giù un frettoloso decreto sulle intercettazioni illegali. Tutto in perfetto accordo bipartisan. Come dice l’ex ministro Castelli, se una cosa è illegale, che senso ha farci sopra un decreto per confermarne l’illegalità? Come per l’indulto anche per le intercettazioni bisognerebbe capire a chi fanno comodo. Chi ci guadagna, insomma. Io sono convinto che attraverso una piccola riflessione sui fatti degli ultimi dieci anni anche il più sprovveduto degli italiani può individuare autonomamente coloro che sono i veri beneficiari di entrambi i provvedimenti. Nel primo caso non certo i cittadini onesti che in un attimo si sono visti circondati dalla delinquenza più varia buttata fuori dalla galera senza alcuna protezione sociale e senza un minimo di prospettiva favorevole all’inizio di una vita onesta. Nel secondo caso è poi ancora peggio. I comuni cittadini, ormai sudditi di fatto del potere di turno, non sono un bersaglio appetibile anche per una spiata telefonica in aggiunta a quelle a cui sono obbligatoriamente sottoposti in un sistema autoritario che non perde occasione per seguirli in ogni atto con telecamere di vario genere, spingendosi a curiosare perfino nell’intimità amorosa, per ora fortunatamente limitata alla lotta (sic) alla prostituzione. Anche per ottenere un qualsiasi servizio pubblico sono obbligati a rinunciare per iscritto alla privacy… Di questi cittadini, che praticamente non hanno nulla da nascondere, coloro che li stanno spiando ormai sanno già tutto. Sono gli stessi cittadini invece che purtroppo non potranno mai sapere i casini che combinano ai danni della società i loro spioni di elite privilegiata. Quello che si potrebbe sapere su questi ambigui personaggi, col nuovo decreto sarà irrimediabilmente distrutto. L’illegalità va certamente punita con severità, ma qualsiasi crimine comunque venuto alla luce, non deve essere ignorato anche nel caso in cui si tratti di notizia di provenienza illegale.
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