da Massimo Bocchia, Roma
Mi si perdoni quindi se approfitto della cortese ospitalità per denuciare un fatto che è sì personale, ma che propongo proprio perché credo di più vasto interesse generale. In breve: in passato ho già avuto esperienza dell’inefficienza dei call center, ma nulla in confronto a quanto mi è accaduto dopo la mia richiesta di adesione all’offerta Adsl Alice di Telecom Italia. L’impossibilità di avere un interlocutore certo e responsabile di quanto mi veniva detto (o scritto via email) ha prodotto il paradosso che a distanza di 2 mesi il servizio non sia stato attivato nonostante i miei ripetuti solleciti e le rassicurazioni di immediata risoluzione del problema.
Alice…i call center…una lamentela generale (csf)
Ida Vittorio Grondona
Non c’è dubbio, la destra politica è davvero intelligente. Il voto di fiducia organizzato in piena euforia di ferie sulla c.d. riforma delle pensioni ne è la prova lampante. I già pensionati sono ormai una categoria a rischio, i prossimi pensionati saranno gabbati iniquamente per legge, i giovani non riusciranno mai ad avere la pensione, le donne, che oltre al lavoro, secondo gli usi e costumi del nostro Bel Paese, devono sobbarcarsi anche il peso della famiglia e degli anziani, saranno maggiormente penalizzate da questa legge strozzina. In sostanza tutti i lavoratori, gli artigiani e i piccoli imprenditori col nuovo regime dovranno veramente sperare di campare di più per godere almeno un po’ dei frutti di quanto lo stato avido gli sta carpendo ora. Chi è vittima contenta di cotanta intelligenza è da qualsiasi scienza definito deficiente.
da Giovanni Maria Mischiati – Torino
In Italia non ci sono mecenati. E’ l’amara realtà con la quale deve aver fatto i conti l’ingegnere-affarista Lunardi, l’uomo cui il Cav aveva delegato il sogno delle grandi opere, da realizzare con il concorso di banche, assicurazioni, società di finanziamento e altri paperoni, tutti attirati dal miraggio del rientro di immagine e altre amenità. Il sogno è finito in un testacoda niente male per un governo partito con l’idea di fare la rivoluzione azzurra: meno tasse e ricchi premi e cotillons. Anche noi ci avevamo creduto, ingenuamente fiduciosi nel privato, ma ora dobbiamo pagare pedaggio, con lo scorno doppio di farci sfottere da quelle sinistre che, sul piano della viabilità, non sono mai riuscite ad andare oltre i sensi unici in città (…)
da Vincenzo Rocchino, Genova
Tale è da definirsi quella del ministro Lunardi sul pedaggio per l’uso delle SS. Se la proposta fosse venuta dal rappresentante di un governo virtuoso, che non fosse ricorso ai condoni in ogni occasione in dispregio del territorio, prima, e per favorire i soliti disonesti dopo; se avesse dimostrato con i fatti, l’ impegno non solo per gli interessi privati del premier e dei suoi amici; se per tre anni non avesse fatto altro che promettere l’imminente riduzione delle tasse; la cosa poteva (forse) essere presa in considerazione. Ma visti i precedenti, penso che questo governo è capace di avanzare solo proposte indecenti.
Per chi ama gli anniversari: ieri abbiamo compiuto mille giorni di blog. Auguri (csf)
da Giovanni Trombetti, Monza
Che palle, signor Calori, sorrida! Ma lei ha mai letto i post dell’avvocato? Ha mai ascoltato un comizio del Cavaliere? I buoni ed intelligenti da una parte e i cattivi e stupidi dall’altra. Lei ha ragione, ma bacchettare quella che ritengo sia una provocazione non ha più molto senso. Il signor Scimone, rispondendo al quesito dell’Avv. Arena, dimostra molto più rispetto di lei, che s’attacca alla polemicuccia e non da risposte. Io preferisco Zapatero perché ha detto no alla guerra in Iraq. Non credo siano paragonabili sul ?fronte interno? poiché lo spagnolo è stato eletto da poco.
da Gianni Scimone
Mi sento in dovere di rispondere al sig. Calori riguardo al quesito Zapatero/Blair. Con le mie affermazioni (“E anche se la sig.ra Lina fosse di destra, ha posto un quesito intelligente”) non intendevo dire che chi è di destra non è abbastanza intelligente, ma affermare che: anche da chi la pensa diversamente puo’ nascere un dibattito curioso e comune. Se avessi voluto affermare che chi é di destra è meno intelligente, avrei scritto: “La domanda della sig.ra Lina e’ intelligente, il problema starà nella risposta”, e non l’ho fatto. Forse sono stato frainteso (puo’ capitare anche a me o se lo possono permettere solo importanti uomini di governo?). Comunque avrei preferito uno sviluppo della discussione sulla frase: “I due dimostrano che destra e sinistra non significa piu’ nulla. La differenza dipende da quello che si è (e si fa) non da quello che si dice di essere”. (E chiedo scusa alla Sig.ra Arena se si fosse sentita offesa). Gianni Scimone
di Giorgio Salvatori
“La democrazia di base può molto a livello di territorio. Anche sconfiggere le camarille” (csf). Parole sacrosante. In Versilia, talvolta siamo riusciti a salvare il territorio da sconci tentativi di saccheggio, anche pesante (vendita arenili; cementificazione spiagge; costruzioni nelle pinete; appropriazioni indebite di territori demaniali, o di pubblica proprietà, ecc). Certo ci vuole senso civico e determinazione. Quando poi si trovano giornalisti coraggiosi che danno una mano, il risultato è quasi certo. Cordialità
da Paolo Bonavia
Egregio signor Calori, purtroppo è vero: quando un elettore di centro-destra afferma concetti o pone quesiti intelligenti sono (piacevolmente) sorpreso. Sono molto anziano e ricordo tempi in cui la “destra” era rappresentata anche da un partito liberale che quando parlava di economia era credibile e autorevole. Oggi vedo una destra faziosa, incompetente, avida, incapace di “esprimere concetti o idee intelligenti”. Giudicando dai risultati, il giudizio è più severo. Qualcuno può spiegarmi, per esempio, perché una riforma delle pensioni diviene “intelligente” se voti il mio “federalismo” e viceversa?
da Vittorio Grondona
Mi sembra giusto il pensiero di Bertinotti: ?Se davvero ci vogliono le primarie, ci vuole un candidato della sinistra alternativa?. Potrebbe essere davvero lui lo sfidante di Prodi?