da Carla Bergamo
L’Italia continua volteggiando come una scheggia impazzita davanti al mondo allibito. I cittadini normali, quelli dotati di un minimo di onestà intellettuale, come direbbe Mourinho, sono disperati ma allo stesso tempo paralizzati davanti a tanta depravazione politica, morale, etica, intellettuale, culturale, sociale. È un bombardamento quotidiano di irrazionalità. Una delle ultime, prima della figuraccia, più grave, su Gheddafi, è stata quella di Sanremo: uno sketch com governo e opposizione come protagonisti (Berlu + Fini) ma non è stato sufficiente, per il maggiordomo messo a dirigere la Rai per il Ras de noantri: hanno dovuto farne altri due sputtanando la sinistra. Veramente non l’ho capita, non capisco questi personaggi, che si dice abbiano il terrore di perdere i loro privilegi ma, onestamente, sembra che abbiano paura di morire di fame, da come si prostrano.
Fin dai tempi del re sole, è dura, sapete, mantenere il posto a corte, non è per mammolette. E una volta assaggiate le brioches, non tornano più alla baguette.
com’è vero!
A Luigi XIV è andata bene, e ai suoi cortigiani (più o meno) pure: brioches e cappuccino caldo; quando poi è arrivato Luigi XVI, le brioches le hanno fatte pagare care, a lui e ai suoi cortigiani. C’è solo da aspettare la famosa goccia che farà traboccare il vaso. Peccato che poi la ghigliottina funzioni all’ingrosso, e non sempre sia selettiva.
Commenti chiusi.