da Gianluca Freda
Caro Granata, a me non stanno bene affatto Previti, Berlusconi e Borghezio. Stanno bene a lei, a patto che si chiamino Fassino, D’Alema, Latorre e che facciano giuramento di fedeltà alla sua parrocchia politica. L’aspirazione alla semplice pulizia morale della politica è una cosa banalissima da capire, ma difficilissima da spiegare a chi considera bene e male categorie partitiche, anziché etiche. “Io credo nella Sinistra anche quando sbaglia” è un’affermazione degna di un Previti, di un Bondi o di certi vecchi stalinisti da caricatura, quelli dei “compagni che sbagliano”. Per me la sinistra è sempre stata una categoria etica. Un compagno che sbaglia non è un compagno, è un malandrino. Va tolto di mezzo al più presto, per evitare che altri prendano esempio dal suo “errore”. Con un po&rsquo ; di fiducia incondizionata in meno, forse la sinistra italiana sarebbe oggi meno inguardabile. Forse, con un po’ di fortuna, esisterebbe ancora.
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