da Vittorio Grondona – Bologna
Il revisionista Robert Faurisson, secondo me impropriamente definito negazionista, sostiene in sostanza che mancano prove certe e testimonianze attendibili in grado di dimostrare l’esistenza di camere a gas naziste. La perizia tecnica compiuta dallo statunitense Fred Leuchter sulle camere a gas di Auschwitz sostiene che la struttura delle stesse non era fisicamente adatta al loro utilizzo omicida nei campi di concentramento tedeschi. Inoltre l’analisi chimica di campioni delle pareti non rileva tracce “significative” di gas. E allora che c’è di strano o di scandaloso se qualcuno voglia andare al fondo della questione? Una cosa è certa: lo sterminio c’è stato. E’ impossibile negarlo. Qualcuno vuole mettere il dito sulle piaghe come San Tommaso? Ebbene lo faccia. Se alla fine si scoprisse con prove inconfutabili come si fossero svolti i fatti in realtà, io lo riterrei un fatto positivo.
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