da Gianluca Freda
Caro Schiavone, a casa mia la storia si fa sui documenti, non sulle predizioni. Gli archivi di Bad Arolsen non sono stati finora concessi all’esame di nessuno storico, compresi quelli revisionisti. Faurisson per primo si batte da anni affinché possano essere visionati, finora senza risultato. Il fatto stesso che vengano tenuti segreti da 60 anni è altamente sospetto. Pare che risultino composti in buona parte di “affidavit”, cioè di denunce degli ex-detenuti contro i loro carcerieri. Non esattamente il tipo di testimonianza più attendibile in una ricerca storica. Le storie delle gasazioni coi tubi di scappamento e dello sterminio a colpi di mazza derivano appunto da “affidavit” e francamente si commentano da sole. Confermo: a schiaffoni non la batte nessuno, ma la ricerca storica è un’altra cosa.
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