da Emilio Pierini
Leggo su www.affaritaliani.it una dichiarazione del commissario straordinario della croce rossa Maurizio Scelli che rivela che, secondo lui, il reporter Mastrogiacomo non avrebbe dovuto esultare in quella maniera una volta giunto all’aeroporto, considerando tale esultanza come una mancanza di rispetto verso il popolo afgano. Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dire ciò che molti hanno pensato e non esternato. Esultare come un calciatore che scende le scalette dell’aereo con la Coppa Campioni in mano, quando sul campo si sono visti rapiti/trucidati due stretti collaboratori (e liberati cinque terroristi), più che mancanza di rispetto mi è sembrato il compimento di un atto di sprovveduta sciocchezza in mondovisione.
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