da Gianni Perfetti, Roma
Qui siamo non siamo più alle opinioni scambiate coi fatti ma alle leggende che diventano fatti. A Biagi non fu interrotto nessun contratto ma sottoscrisse un accordo per la fine di una collaborazione in cui si dichiarò pubblicamente pienamente soddisfatto. Non ricordo come andò con Santoro, ma non penso che la discriminante di una democrazia possa essere la trasmissione o meno dei programmi di Santoro (Quanto poi a Santoro e al suo disprezzo per gli elettori a cui chiese il voto per poi rinnegarlo in cambio di una comparsata in un programma di varietà è argomento che si presta ad altro “topic” ma dice a parer mio a sufficienza sul personaggio). Non mi pronuncio sulla Guzzanti (che tuttavia nel frattempo non mi risulta essere stata mandata in un gulag) ma su Luttazzi, sì: il compito di un comico è quello di far ridere e Luttazzi non ha mai fatto ridere nessuno. (…)
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