da Alessandro Ceratti
Beretta nel suo “PATETICI” stigmatizza il vescovo di Bologna che si è espresso contro lo “spettacolo omosessuale finanziato con fondi pubblici”. Bene, uno può essere d’accordo o meno nel merito, ma credo che non sia molto ragionevole immaginare di impedire al vescovo di Bologna di esprimersi su questo punto, o su qualsiasi altro argomento che lui ritiene opportuno. La curia (con o senza C maiuscola) diventerebbe l’unico soggetto senza libertà di parola! Il problema degli interventi della chiesa nella vita sociale italiana non sta tanto negli interventi stessi, che sono legittimi o anche -dal loro punto di vista- doverosi ma nel modo in cui sono ascoltati e seguiti dai politici, e dalle motivazioni spesso strumentali che li induco a ascoltarli e seguirli.
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