da Alberto Arienti
Ho sognato che Cofferati affidava a questo blog la soluzione del problema baraccati di Bologna: Guiotto proponeva di spostarli dalle rive del Reno alla striscia di Gaza, mentre Freda voleva portali a Ginostra a far occupare le case della Palombi e delle sue amiche. Saputo che in quell’isola non c’è luce, gas, e Sky, i romeni si rifiutarono di andarci dicendo: “Siamo fuggiti dalla Romania perché vivevamo male, perché dobbiamo andare in un posto dove si vive peggio?” Si aspettava un giudizio legale dall’avv. Arena, ma lei sdegnosa fece solo un commento linguistico sul De Mauro lasciando tutti a chiedersi cosa avesse voluto dire (come al solito). Ceratti parlavo di legalità solo per parlare di Di Pietro, mentre Urso (con badante romena imbavagliata) tentava di parlare di D’Alema. Grondona si lamentava delle difficoltà che c’erano a Bologna, per un pensionato, ad occupare case e frequentare comunità no-global (per colpa del cinese-cileno). Freeman spiazzò tutti dicendo che avevano scoperto che il comunismo faceva ricresce i capelli e che Berlusconi era diventato comunista ed aveva comprato tutti i diritti sul comunismo dagli eredi Marx: Gruccia Marx Guevara e Veltrona Marx. Il subcomandante infine apparì, con la scusa di un’intervista a Benedetto XVI, alla finestra di piazza San Pietro benedicendo la folla col nome di Claudio Isabella I. Poi mi sono svegliato…
Nessun commento.
Commenti chiusi.