da Gianluca Freda
Anch’io, come Goldoni, non riesco a commuovermi per gli immigrati rispediti al mittente. Riesco solo ad infuriarmi, a provare odio e desiderio di vendetta verso chi attua o appoggia questa infame deportazione che viola i più elementari diritti umani. E non m’importa chi dovrò votare o che azioni dovrò intraprendere per far sì che questo abominio abbia fine. Non m’importa nemmeno della fine che farà l’Italia, che non è il centro del mondo, anche se ci viviamo io e Goldoni. Del resto, un paese disposto a questi orrori per difendere il suo benessere, non può che destinarsi comunque a una fine triste. Come un idiota che per sfuggire a un’alluvione scelga di chiudersi a chiave nella sua pericolante baracca.
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