da Germano Paciocco
Prima che qualcuno si scagli contro Ceratti, voglio invitarvi a riflettere sulle implicazioni di quanto afferma: è assolutamente vero che tanto più la tragedia è lontana da noi, quanto meno ne soffriamo. Non perché siamo dei mostri senza cuore, ma solo per un meccanismo di autodifesa codificato nella nostra memoria genetica. Ceratti parla di Vangelo, io ho letto qualcosa a proposito in un breve saggio di Konrad Lorenz dal titolo “Il declino dell’uomo”, lo consiglio a tutti. **È anche giusto che sia così, se ci pensate, in quanto in momenti come questo le scelte di noi “estranei” al cataclisma devono essere il meno possibile guidate dall’emotività.**È chiaro che da queste considerazioni rimangono fuori gli abominevoli servizi dei vari TG sul ritorno dei “vip” e quelli che sono partiti per le Maldive dopo la tragedia per il surf (giuro, ho sentito anche questa) o per i prezzi notevolmente ribassati.*
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