da Pier Franco Schiavone, Milano
L’avete letto? L’intelligente del giornalismo per antonomasia ha scritto un articolo al veleno sul rilascio delle due Simona da cui sembra persino trapelare il rammarico che non siano state “tagliate col coltello”. È evidente, non esagero, Giulianone non avrebbe pagato il riscatto perché sarebbe servito per acquistare armi, come se fossero i soldi a mancare ai terroristi, e le donne sarebbero state uccise. Lui è sempre pronto a fare della “intelligente provocazione” per sopravvivere, dato che non è tipo da idee originali. È un “destrolatra”, uno che normalmente si accoda alle strategie della peggiore destra. Assolve Ciampi, e ci mancherebbe altro, sarebbe un avversario troppo poderoso anche per lui. Se la prende con chi, dice, facendo della liberazione delle ragazze un festival dell’ipocrisia, ha dimenticato, tra l’altro, i morti di Nassiria (quanto sei banale Giulianone!). I suoi obbiettivi non sono Berlusconi e Fini che sono andati come il Gatto e la Volpe ad accogliere le ragazze, ma Veltroni e i pacifisti. Volete sapere come doveva essere accolta la notizia della liberazione? Semplice, esattamente in sintonia con quello che Ferrara avrebbe fatto per non liberarle, cioè con l’inerzia e il silenzio. Come per Baldoni. L’esposizione di due giovani e colte ragazze impegnate per la pace è un colpo durissimo per Giulianone. Ma quanto sarebbe bello se ogni tanto anche gli intelligenti tacessero.
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