da Vittorio Grondona – Bologna
Qualcosa di innovativo c’è comunque stata a Sanremo 2011, hanno abolito la scala e “inventato” la praticità degli ascensori. Scendere la lunga scalinata con la grazia e la sensualità necessaria, come, per esempio, sapeva fare ai suoi tempi la grandissima Wanda Osiris, non è da tutti. La musica è nel complesso di discreto livello, le parole, forse, un po’ meno. Sanremo 2011, a mio parere, risolve positivamente la sua parte iniziale, il tempo farà il seguito e darà il responso più giusto per quanto riguarda il gradimento generale. Infine il ritorno al televoto fa schifo (ma fa soldi) come fa schifo la par condicio sulla satira imposta da Mauro Mazza (e peraltro non fa audience). Ieri infatti Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu hanno “dovuto” dare, su ordine idiota, il peggio delle loro reali possibilità comiche, generalmente di buona qualità. Morandi, infine, molto simpatico, ma carente di copione adeguato. Molto gradevoli, belle ed eleganti le due collaboratrici di scena, Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis.
Quando Vecchioni tra gli applausi dell’Ariston comincia a cantare “Chiamami ancora amore”, canzone che ha scritto una ventina di anni fa quando la chiamava “”Piccolo amore”…
Quando compare saltellante come un grillo talpa Giusi Ferreri vestita da bacarozzo ubriaco…
Quando, nascosto fra gli orchestrali, le telecamere scoprono Assange in fuga dalle barbe finte americane…
da Muin Masri
Due genitori servono sempre per il bene dei bambini? Secondo il Clero e la tradizione, sì. Può darsi, ma qualche dubbio rimane. Essere figli è difficile e fare i genitori non è mai stato facile. Una famiglia con figli ed entrambi i genitori trasmette ordine e sicurezza, è il movimento naturale delle cose che, però, non sempre porta a lieto fine: frustrazioni, complessi e intolleranze vengono trasmessi senza volerlo. La storia ci insegna che ci sono stati uomini che hanno fatto grande questo piccolo mondo, nonostante siano cresciuti con un genitore o addirittura orfani. Gesù, che in teoria aveva entrambi i genitori, in pratica era sempre attaccato alla sottana di quella santa donna di Maria; Mosè, invece, era solo per cause di forza maggiore così come Maometto cresciuto dallo zio. Per ritornare, invece, ai nostri giorni è bene notare che esistono solo dei falsi profeti e, per non offendere nessuno, basti pensare ai supereroi: Superman, Spiderman, Batman, Falsh, Wonder Woman… tutti sono orfani ma hanno trovato la cosa più importante per un figlio: non i genitori ma l’amore. E se un giorno vostro figlio vi dirà che da grande vuole fare il supereroe non c’è niente da stare allegri, anzi, c’è da preoccuparsi e sul serio: siete l’ultimo ostacolo per la sua libertà di essere amato.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Nonostante l’evidente strafottenza del loro capo, i berluscones continuano a tifare per lui. Le sue chiacchiere al cloroformio li hanno intronati; nessuno vuole svegliarsi; continua il sogno fantastico: tutti milionari, niente, o quasi, tasse e gnocca per tutti. Gente, è ora di svegliarsi; le brutte figure che rimediamo da anni davanti al mondo, dovrebbero bastare e farvi capire. Non vi accorgete che se ne fotte di voi giovani disoccupati ormai al 30%? Non vedete che il lavoro lo stanno perdendo pure i vostri padri? E’ ora di dargli un calcio nel c.u.l.o, e privarlo del vostro consenso, che non ha mai meritato; lui ha sempre pensato soltanto ai cazzi suoi. Si è messo in politica per salvarsi dal fallimento e dalla galera. Se i giudici vogliono giudicarlo è perché, con la giustizia, ha qualcosa in sospeso; cosette che riguardano gli “affari” degli anni ’70 e ’80; e cosucce che riguardano il periodo recente di “sultano”.
Loro governano ballando il bunga bunga e, noi a protestare marciando senza mutande. Loro vincono diversamente uniti e, noi ci siamo persi nella nostra diversità. Loro sono stati benedetti dalla chiesa e, noi siamo alla ricerca di un papa straniero. Loro hanno un solo capo al comando e, noi ne abbiamo diecimila leader senza sedie. Loro sono vecchi e con il culo flaccido e, noi abbiamo la faccia come il culo, sodo. Loro giocano sul voto anticipato e, noi scommettiamo sulla sfiducia. Loro se ne fregano dalla costituzione e, noi ricettiamo a memoria l’articolo uno. Loro amano Cortina e, noi andiamo in barca a vela. Loro sono abbronzati e, noi siamo neri di seppia. Loro possiedono la tv e, noi abbiamo la radio in casa. Loro hanno l’amante giovane e, noi abbiamo il trans brasiliano. Loro odiano le donne e, noi non amiamo la quota rosa. Loro sono nati antipatici ma fanno ridere, e, noi siamo spiritosi ma facciamo piangere. Loro vanno a teatro e, noi scendiamo in piazza. Loro hanno L’elefantino e, noi abbiamo la Jena. Loro hanno acquistato tutti i Palazzi in città per i figli e, noi abbiamo preso il Colle in affitto per i nonni. Loro sono dei soldati ben pagati e, noi siamo dei volontari malmessi. Loro non mollano mai la preda, e noi non sappiamo come fermare questa tragedia. Loro hanno occupato e con la forza il lato brutto della storia e a noi è toccato quello triste. Resistere.
da Gianni Guasto
Chi contrappone la libertà e la dignità della donna a quella dell’uomo afferma una sciocchezza. La condizione dell’uomo che opprime la donna, la offende, la sfrutta, la usa come un oggetto per apparire in mezzo agli altri maschi è una dimensione subalterna, oltreché miserabile. Ci sono uomini che sentono la necessità di esibire ragazze-immagine come certificazione della propria potenza sessuale; la loro condizione non è poi molto diversa da quelli che nascondono le loro mogli sotto i veli, per dire al mondo che non sono “cornuti”, cioè simbolicamente castrati. Questa profonda insicurezza accomuna realtà apparentemente molto diverse fra loro: ricchi manager occidentali, e contadini analfabeti e poverissimi che vivono in deserti lontani. La libertà della mia compagna, la sua capacità di autodeterminarsi e di contribuire alla crescita emotiva e alla solidità del mio nucleo familiare è allo stesso tempo espressione e strumento della mia potenza di uomo.
da Claudio Urbani, Roma
Addio par condicio, almeno sulla Rai, ma su altre reti non c’è mai stata. Nuova proposta del PdL sulle trasmisiionio Rai, non contenti che ormai, soprattutto Rai 1, sia un monopolio assoluo di B. e Co., gli spazi TV su i talk-show, debbono essere occupati in proporzione del peso politico in Parlamento, in pratica il premio di maggioranza anche nell’informazione: che sia bavaglio o prevaricazione di chi si presenta come paladino della libertà e delle liberalizzazioni, ognuno la giudichi da se. http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/388471/ http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=8399&ID_sezione=&sezione=
da Giorgio Goldoni
Grazie al maldestro Obama ricominciano le invasioni barbariche, oggi di tunisini, domani di egiziani e via dicendo. Consiglio i simpatizzanti della sinistra di approntare uno spazio adeguato per ospitarli, magari aprendo le loro abitazioni ai nuovi venuti. La Caritas dovrebbe mettere a disposizione oratori e conviti.