da Armando Gasparini, Veneto Alto
“Francamente”…sai Claudio che Lory Del Santo mi ha stupito veramente: spigliata, proprietà di linguaggio, osservazioni acute ed appropriate (il vestito sui manifesti di Penati, la treccina della Yulia Tymoshenko, l’analisi del voto dell’Ucraina…). Brava, non solo culo e tette…brava davvero
da Claudio Urbani, Roma
La cucina è cultura, in ogni popolo. Recetemente mi è capitato di leggere un libretto, il cui autore è Mario Niola, antropologo dell’alimentazione. Materia che insegna in un paio di università. In maniera molto semplice e chiara, spiega come nei secoli e nelle diverese culture si siano sviluppato l’uso di mangiare certi alimenti, soprattutto animale, il loro modo di cucinarli. Ad esempio spiega come da noi le anguille siano un cibo prelibato e ricercato mentre nei paesi del nord europa siano assolutamente bandite da ogni menù; così come la carne di cavallo, da noi un tempo molto in voga, ora se ne fa uso per una prelibata bresaola, sia assolutamente bandita altrove. Ultima curiosità: in certe culture le fave venivano considerate carne e non vegetali. Son d’accorso con chi considera l’allontanamento del bravo Bigazzi un becero buonismo, pari a quello che negli anni ’60 faceva mettere i mutandono alle ballerine…
da Massimo Mai
A Milano, dopo la notte di teppismo dovuta all’uccisione di un giovane egiziano il leghista “estremista” Salvini (quello dei tram riservati agli italiani) propone un rastrellamento casa per casa, senza rendersi conto di evocare foschi presagi. Calderoli facendo il leghista “ragionevole” sostiene che la colpa è di Bersani. Ha ragione, come può la Lega evitare questi problemi, visto che più o meno da vent’anni governa il Comune, la Provincia (da meno tempo per la verità) la Regione e pure lo Stato? Chissà dove erano le ronde ieri sera.
da Carla Bergamo, S. Paulo
Pare incredibile, ma negli scandali sessuali della politica (e non solo) italiana c’entra sempre qualche brasiliana/o… fossi in Silvio dichiarerei guerra a Lula per terrorismo a mezzo armi di seduzione di massa. Que tal?
da Paolo Beretta
Stucchi, i riferimenti diamoli come di deve. Dei reattori di Ispra, uno è fermo dal 1987 (anno del referendum), l’altro non è mai stato attivato e uno è di ricerca, quello di Pavia è una mezzasega da 250 kW che negli ultimi 45 anni ha creato solo 15 chili di scorie e quello di Milano è stato spento nel 1979. Come paragone, Caorso sviluppava 840 MW di potenza ed è sempre andato a singhiozzo. Vediamo, in futuro, di distinguere il forno del pizzaiolo dagli altiforni della ThyssenKrupp
da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme
A circa 30 Km da Lamezia Terme sui Monti Covello e Contessa (CZ) esiste un parco eolico. Li ho attraversati spesso questi posti. Sabato 13 per rigore “quasi” giornalistico ci sono ritornato per verificare la rumorosità delle pale: producono un ronzio meno fastidioso dei normali radiatori dell’aria condizionata presenti all’esterno di un qualsiasi condominio, e da quella altezza praticamente silenti. Quindi, sorvolando su altri aspetti, le pale di Livermore (CA) o non servono o sono fatti in Cina!
da Emilio Pierini
Ormai è una moda. Le dimissioni si danno, in Italia, solo se lechiede il premier. Bertolaso, come Cosentino, non rompe questaregola. Pretendere che chieda le dimissioni colui che dice che quelliche hanno inquisito Bertolaso “si debbono vergognare” è quantomenoparadossale. O no ?
da Dan Galvano, Basilea
Hai ragione caro Claudio, la deriva buonista di ‘sti tempi è insopportabile. Si bestemmia dappertutto, ma in campo e nei reality non si puo’. Un cantante dice che si fa di crack, ma invece di spiegare cos’è e cosa fa il crack, si caccia l’artista che senno’ i gggiovani lo prendono ad esempio (vorrei vedere quanti under 30 guardano Sanremo). I gatti si mangiano in diverse zone d’Italia, ma guai a dirlo. Che popolo di bacchettoni.
Allora, scusa, qualsiasi cosa purché commestibile può finire alla Prova del Cuoco ? Ci mettiamo pure ratti e cani, giusto per essere gentili con i Cinesi ? Anche quelli si mangiavano durante la guerra, ma non sono argomenti per un programma di gastronomia. Ben vengano allora le polemiche buoniste (cosa c’è di male nel buonismo, poi) contro le provocazioni un tanto al chilo. Ci mancava solo che desse la ricettina.
Ma non ha detto che era felice, non ha detto che tutti dovrebbero farlo, non ha detto che erano meglio dei conigli. Ha detto che li ha mangiati e che dalle sue parti i gatti si mangiavano. Poteva anche dire che in Cina si mangiano i cani e che in Zambia si mangiano i vermi. Ma si è scatenata la canea buonista e politicamente corretta. E lo hanno cacciato. (csf)