Noi saremo qui (csf)
da Dan Galvano, Basilea
La Santanchè, priva, ahinoi, di alcuna poltrona rilevante, confluisce nel PdL. In campagna elettorale non fece altro che dire peste e corna dell’uomo di Arcore. Lei era quella vicina al popolo e dalla parte dei giovani senza una lira (salvo poi essere co-proprietaria del Billionaire con Briatore). Ora è tutto a posto e finisce come al solito a tarallucci e vino. E Silvio, quando si tratta di dare la precedenza a belle donne piuttosto che alla professionalità, non è secondo a nessuno.
CHI SONO, DA DOVE VENGO, QUALE TREKKING FACCIO
LA MIA ALTA VIA
Si riparte. Questa volta il giro è piccolo ma bello. L’Alta Via di Merano. Come diciamo noi tirolesi Meraner Höhenweg. Sono circa 80 km in quota. Punto più basso 1400 metri sul livello del mare. Punto più alto (Passo Gelato) a 2900 metri. Non è una grande impresa ma in compenso l’ambiente naturale è un po’ meglio rispetto alla Masetti-Cura di Vetralla. Si parte sabato da Casera di Fuori. Si fa un grande giro attorno al Parco Naturale del Tessa e si arriva – diciamo – dopo sei giorni al punto di partenza. Il programma è leggermente ottimista in quanto non sappiamo le nostre condizioni atletiche. Ma la zona è percorsa da una fitta rete di linee di autobus e di funivie. Si fa sempre in tempo a saltarci sopra. Quando dico noi, per adesso, intendo riferirmi a Giulia Stefan, alla sua prima esperienza di blog-trekker, a Giampaolo Osele, veterano della Masetti-Cura, che ci raggiungerà lunedi, a Giorgio Lauro, anch’egli ritardatario (forse lunedi). Ovvio, sarà aperto apposito blog dove i curiosi potranno attingere alle cronache in tempo reale dell’Alta Via e vedere le foto della storica impresa.
FAQ: 1) Posso venire anche io? Sì, può raggiungerci chiunque. 2) Può venire anche Ceratti? Speriamo che abbia di meglio da fare. 3) Debbo fare un mutuo? Direi di no, l’Alto Adige è economico. 4) E se mi rompo? Sono previste moltissime vie di fuga. 5) Perché si torna giovedi? Saranno cazzi miei. Ho da fare a Rovigo. 6) Che cosa bisogna evitare di dimenticare? I tappi per le orecchie, i cerotti Compeed per le vesciche, scarponi seri (nike astenersi) già lungamente collaudati. 7) Cosa succede se collasso a metà percorso? Verrai abbattuto sul posto per evitarti inutili sofferenze. 8) Quanti km al giorno? In montagna i km non esistono. Diciamo quattro stunden al giorno, massimo cinque. 9) Che vuol dire stunden? Vuol dire che se non lo sai è meglio che rimani a casa. 10. Oneri aggiuntivi? Portare lo zaino del capo quando il capo è stanco. 11) Chi è il capo? Il capo sono io. (csf)
da Rino Olivotti – Auronzo (Bl) Via Calvi 14
Potrei ottenere da CSF l’autorizzazione a scrivere “Rino Olivotti – da Palermo” visto che Gasparini continua a scrivere dal “Veneto Alto” e non è vero dato che l’Alto Veneto è molto lontano da dove scrive lui ?
da Marco Sostegni
Però che una campionessa di scherma sappia poco di giornalismo… beh… qui ha ragione l’Aiart o come si chiama!Poi che ogni conduttore televisivo scelga chi vuole è normale.E la Borromeo l’anno scorso a Anno Zero che mi guardava dalla tv come se tutti i problemi dell’Italia fossero… colpa mia!Mah. W l’Aiart. SI fa per dire…
da Vittorio Grondona – Bologna
Io a scuola non potevo scrivere canzonette ed imparavo lentamente il latino a suon di due assicurati per errori banali come quando sbagliavo un neutro… Durante la pausa leggevo Topolino ed il Vittorioso, unici giornalini ammessi. Poi un bel giorno su Topolino apparve una figura femminile in minigonna, oggetto di atroce scandalo per le distorte mentalità d’epoca che avevano il compito di controllare la disciplina e la moralità dei ragazzi. Da allora fu vietato anche Topolino. Nonostante l’esuberanza della nostra giovane età, l’andazzo ci era molto chiaro e quindi non c’era bisogno di minacce nel corso dell’anno. I genitori o parenti poi, con grande generosità, incoraggiavano anche il pugno di ferro e la sberla di rito… Infine la morale era in sostanza questa: siccome nessuno è perfetto, come sottolinea CSF, i somari venivano a galla da soli dopo l’esame finale.
da Michele Lo Chirco, http://leformicheelettriche.blogspot.com/
Non per tirarmela, ma già due giorni fa sul mio blog avevo commentato la sentenza di condanna del professore: e per farlo, mi ero letto per intero la notizia sul sito Ansa, dalla quale si evinceva chiaramente che il professore in oggetto era stato indagato dagli ispettori ministeriali per alcuni comportamenti poco adeguati. Per tali comportamenti la madre di una ragazza ne aveva chiesto l’allontanamento, e il bel tomo aveva minacciato la ragazza di bocciatura, per ritorsione mafiosa. Non capisco dunque questa difesa della scuola, stavolta fuori luogo.
da Bruno Stucchi – Cuggiono
Caro Urbani, come le galline stitiche, hai fatto coccode’ anzitempo.Prima l’uovo (i fatti), poi i commenti. Non il contrario.
da Armando Gasparini, Veneto Alto
…aspettando il morto !!!A scuola, durante una lezione, uno studente di 13 anni che frequenta la terza media a Palermo, ha tolto la sedia mentre l’insegnante si stava sedendo, mandandola al Pronto Soccorso.La preside: “è un episodio brutto, uno dei tanti che accadono in questa scuola, dove ci sono allievi molto irrequieti, parlare di violenza mi pare esagerato…ma ho trovato un regolamento scolastico che non prevede punzioni!”Piccolo particolare: nei giorni scorsi contro la scuola era stata lanciata una bomba carta.