da Vittorio Grondona – Bologna
Io a scuola non potevo scrivere canzonette ed imparavo lentamente il latino a suon di due assicurati per errori banali come quando sbagliavo un neutro… Durante la pausa leggevo Topolino ed il Vittorioso, unici giornalini ammessi. Poi un bel giorno su Topolino apparve una figura femminile in minigonna, oggetto di atroce scandalo per le distorte mentalità d’epoca che avevano il compito di controllare la disciplina e la moralità dei ragazzi. Da allora fu vietato anche Topolino. Nonostante l’esuberanza della nostra giovane età, l’andazzo ci era molto chiaro e quindi non c’era bisogno di minacce nel corso dell’anno. I genitori o parenti poi, con grande generosità, incoraggiavano anche il pugno di ferro e la sberla di rito… Infine la morale era in sostanza questa: siccome nessuno è perfetto, come sottolinea CSF, i somari venivano a galla da soli dopo l’esame finale.
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