da Dan Galvano, Basilea
La Santanchè, priva, ahinoi, di alcuna poltrona rilevante, confluisce nel PdL. In campagna elettorale non fece altro che dire peste e corna dell’uomo di Arcore. Lei era quella vicina al popolo e dalla parte dei giovani senza una lira (salvo poi essere co-proprietaria del Billionaire con Briatore). Ora è tutto a posto e finisce come al solito a tarallucci e vino. E Silvio, quando si tratta di dare la precedenza a belle donne piuttosto che alla professionalità, non è secondo a nessuno.
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