da Domenico De Franco
Visto che Schiavone apprezza più i miei fotomontaggi che i miei post, dopo la propria testimonianza sulla sua infantile passione per i gadget, vi propongo il secondo miglior lobbista (dopo CaNalini, of course) in versione “elementari”.
A Milano alla presentazione del libruccio, per poter riconoscere i lobbisti, tutti vestiti con un maglioncino rosso (per i più snob, tassativamente di cachemire)!
da Vittorio Grondona – Bologna
Paesone lombardo di 3 Kmq. Abitanti in crescita costante fino al 1981: ab. 1.492 nel 1861 / 21.742 nel 1981. Poi è iniziata la discesa: ab. 21.357 nel 1991… / ab. 19.850 nel 2001… / ab. 19.176 al 30/6/2006. Questa cittadina spende per ogni bambino accolto nell’asilo nido comunale circa 11.000 Euro l’anno. In sostanza costa quasi quanto il salario netto di un tranviere o di un operaio di officina. A questo punto, caro signor Ceratti, deve dirci di quanti bambini si tratta, a quanto ammonta la retta a carico dei genitori, quanto costa il personale, quanto costa l’approvvigionamento ed infine dove il comune attinge le entrate. Veda, anche a me fa molto riflettere la cosa. Parlare di servizi alle famiglie così genericamente, di primo acchito mi fa sospettare che il suo comune addirittura stia buttando dalla finestra i soldi della comunità.
da Pier Franco Schiavone
CSF è uno che vuole attirare l’attenzione, però non vuole confrontarsi (e perché attira l’attenzione?) e siccome non vuole nemmeno negoziare, immaginiamo come sfoghi, pragmaticamente, l’incontinenza sessuale. La psicologia dell’abbigliamento spiega indirettamente anche perché ha creato un blog, dato che non lo ha fatto per confrontarsi, lo ha fatto per scaricare la propria aggressività. Insomma, sono un po’ preoccupato, in mano a chi ci siamo messi?
da Muin Masri
Un giorno scrissi in rosso sangue una interminabile poesia sulla facciata di fronte alla caserma militare intitolata “pensiero”. I soldati non gradirono e mi misero in galera a riflettere. Nel mio primo e vero romanzo raccontai la storia di mia madre presa in sposa ragazzina e già mamma a 16 anni, nonna a 35 e vedova a 40, il tutto senza mai avere il tempo di guardarsi lo specchio. Una laureanda in mancanza d’altro ne fece la sua tesi. Un giorno capitai in un blog assai strano, assomiglia ad un gran bazar. Scrissi due righe e subito dopo il Sole24Ore ci premiò come il migliore blog dell’anno 2006. E poi quel genio incompreso di CSF scrisse “La mia vita è come un blog” e l’affascinante libraia, tutta raggiante dopo aver incassato i miei 19 euro, mi ha appena chiesto il numero di telefono di Sabelli Fioretti… inutile dire che la galera mi manca da morire!
da Federica Pirrone, Milano
Allora, ovviamente io lunedì 4 giugno in Mondadori ci sarò. Chi verrà di voi? Vi conoscete già tutti? Io non conosco nessuno, e trovo che sarebbe davvero un peccato perdere l’occasione di presentarsi. Ci vorrebbe un codice identificativo dei blogghisti, un particolare (indossato, ad esempio) che indentifichi chi fa parte del blog, senza dare nell’occhio. Non che non mi stuzzichi l’idea di creare una vera e propria curva dei blogghisti, ma poi mi dicono che esagero…
da Annalisa Bianchi, Rovereto
L’abbigliamento consente lo spostamento dell’esibizionismo dal corpo al vestito. Questo è quello che dice sinteticamente John Carl Fluger nel suo testo “Psicologia dell’abbigliamento”. Attraverso l’abbigliamento passano anche molte altre tematiche, quali i conflitti tra classi, quelli tra generazioni, e perfino con il proprio corpo. Anche le differenze individuali, come ad esempio la tendenza alla ribellione o al contrario all’austerità e la rigidità, si possono manifestare nel vestire. Chi indossa ad esempio un maglioncino di cachemire rosso, ha temperamento a volte aggressivo e può essere legato anche ad incontinenza sessuale. Il sito melodycode.com, esordisce dicendo che è un colore molto “emotivo” che ricorda il tema dell’amore, del battito del cuore e del respiro. I vestiti rossi attirano molto l’attenzione e risultano più “pesanti”: essendo inoltre un colore estremo non aiuta le persone a negoziare e/o confrontarsi.
Ad Avellino Napolitano reclama rigore. La classe dirigente è disposta a concedergli al massimo una rimessa dal fondo.
da Egidio Morretti
Destra-o-sinistra mi sembrano, oggi, partiti presi e lasciati. Il grande motore delle decisioni elettorali non è l’idea ma il portafoglio.
da Isabella Guarini
Caro CSF, dormo o son desta, oppure non ci posso credere o è assurdo che una città europea, conosciuta in tutto il modo per le sue bellezze paesaggistiche, debba richiedere l’intervento del Presidente della Repubblica per la rimozione dei sacchetti della spazzatura. Che ne sarebbe di qualsiasi altra nazione, nel mondo, se i cittadini fossero costretti a rivolgersi ai massimi rappresentanti istituzionali per la rimozione dei rifiuti dalle strade. Altro che ondata antipolitica, qui siamo alla sceneggiata napoletana. In fondo è nel DNA dei partenopei sentirsi sudditi e perorare piaceri ai potenti. Anche “Torna a Surriento” fu scritta per incantare un Ministro in vacanza, al fine di far istituire un ufficio postale a Sorrento.