da Alessandro Ceratti
Nella mia qualità di Defensor Fidei che ho assunto in questo blog mi trovoobbligato a chiosare le ultime lettere di Bergamo e Palombi. Le cose incampo cattolico-religioso tendono a essere chiare e coerenti. E se di quellesi vuol parlare (e criticare) bisogna giocoforza fare riferimento aiparametri che la Chiesa propone. In che senso la “chiesa cattolicaapostolica romana” accoglie tra le sue braccia Berlusconi? Quando? Certo,Berlusconi non è scomunicato, e in effetti per i divorziati non è previstala scomunica, ma lo avete mai visto ricevere l’Eucaristia pubblicamente? No,questo gli sarebbe vietato dall’ordinamento. Se provasse a farlo il pretenon gli amministrarebbe il sacramento e si beccherebbe una serie dicritiche. Per Welby non si è celebrato il funerale religioso? La cosasorprendente è che Welby lo desiderasse, non che i preti glielo neghino.Dove sta la coerenza, altrimenti?
da Virgilio Mancini
Sono stati concessi funerali religiosi a Pinochet o a Franco e nonsono stati concessi a Piergiorgio Welby. Ci sono delle volte dove nonè necessario dibattere per capire dove sia il torto e dove la ragione.Se si chiede chi era Giuda, tutti rispondono che era un traditore,nessuno risponde che era un leale sostenitore del potere romano inPalestina. Ecco, secondo me la Chiesa ha agito in manieraindifendibile e spero che si pentirà di una decisione così scellerata.Questa me lo ricorderò sempre, mi dispiace.
(d)Se ogni vita in comune ottiene più diritti allora sono discriminati i single. Parola di Carlo Giovanardi. Come dargli torto. Quando Carlo Giovanardi se ne esce con queste lapidarie affermazioni ci viene un po’ di tenerezza perché sappiamo che gli costano. Lo immaginiamo dopo pranzo, seduto davanti alla scrivania, con la biro in mano e tanti fogli di carta bianca A4 da riempire. Una frase dietro l’altra, freneticamente, e poi fogli accartocciati che finiscono nel cestino. Una scena di frenetica elaborazione intellettuale mista a disperazione. Sappiamo per certo che aveva pensato molti frasi prima di questa, tecnicamente perfetta. Per esempio: “Se ogni coop rossa ottiene più diritti, allora sono discriminate le S.r.l”. E poi: “Se ogni squadra di calcio ottiene più diritti, allora sono discriminati i saltatori con l’asta”. Infine: “Se ogni coppia di gemelli ottiene più diritti allora sono discriminati i figli unici”. Alla fine ha vinto la pensata sui single. Ma sul filo di lana stava per vincere: “Se ogni plotone dell’artiglieria ottiene più diritti, allora sono discriminati i cecchini”. Vorrei aggiungere: “Se ogni Giovanardi ottiene più diritti…” Ma no, dai…Klaus Davi in realtà si chiama Sergio Mariotti. La notizia è di quelle alla “Chissenefrega” ma Aldo Grasso glielo ha rimproverato addirittura sul Corriere della Sera. E Klaus ha prontamente risposto: “Io sono nato in Svizzera. Ho due cittadinanze e quindi anche due nomi”. Quindi cosa? ”Sul mio conto sono state scritte molte inesattezze”, ha anche detto Klaus Sergio Davi Mariotti. Poi ha detto di sé: “Sono un moderato illuminato”. Illuminato?
da Vincenzo Rocchino, Genova
…avrebbe un gran daffare per liberare degli ipocriti la casa di Dio.Come avvenne oltre duemila anni fa, sono ancora loro i mercanti da cacciare. Misericordia e pietà cristiana sono riservate solo ai ricchi e ai potenti; per loro non c’è limite a peccare: possono convivere, divorziare, rubare uccidere e delinquere a piacere. Saranno sempre compresi, perdonati, confortati, assolti e ancora degni della casa di Dio trasformata in opportuno negozio d’affari. Se ritornasse Cristo in terra ne avrebbe da fare… Di fronte a tanta ipocrisia, ricordiamocene la prossima volta quando dovremo decidere a chi assegnare l’otto per mille.
Secondo me un vero laico deve lasciar dire ai cattolici quello che vogliono. Non c’è niente di peggio che cercare di insegnare il mestiere al Papa. Certo che, se proprio uno viene richiesto di un giudizio, la Chiesa non ci ha fatto una bellissima figura nella vicenda Welby. (csf)
da Biagio Coppola
Buon Natale al vicariato di Roma che “di un suicida non ha pietà” ma se un camorrista assassino fa una congrua offerta non gli nega nessuna cerimonia.
da Roberto Reali
L’ennesima prova di come la Chiesa Cattolica non riesce ad interpretare ne i cambiamenti ne la fine del monopolio della fede in Italia. Della nostra fede ce ne occupiamo noi mentre il Vaticano si preoccupi a riempire le chiese che sono sempre di più di un vuoto desolante. Forse questa sera avranno un po’ più gente ma secondo me meno di quelle che avrebbero avuto se si fossero risparmiato l’ennesimo affronto alla carità cristiana. (carità cristiana non cattolica mi raccomando!)
da Pino Granata
Credo che in questa tragedia nessuno abbia avuto il tempo di pensarealla vedova di Piergiorgio Welby. Io davanti ai miei occhi il suovolto addolorato e precocemente invecchiato. La tragedia del marito èanche stata la sua. Tutta la vita dedicata ad un uomo sofferente ne fàun eroina dei nostri tempi. Sento che lei è cattolica praticantesignora Welby e il vicariato le ha negato i funerali religiosi. Non èun gesto da buoni cristiani, ma lei signora sappia che tutti gliuomini di buona volontà sono con lei e quello che lei ha fatto nonsarà dimenticato. Possa il suo Dio ricompensarla per quello che hafatto.
da Vittorio Grondona – Bologna
Già le vedo le facce di Ruini, di Giovanardi, della Binetti, di Fini, di Gasparri, di Casini, dei caporioni ecclesiastici che compongono l’incredibile vicariato romano e di tutti i bigotti pseudo seguaci di Cristo quando vedranno in Paradiso Piergiorgio Welby libero e felice di muoversi finalmente come gli pare mentre loro si troveranno davanti a Dio per rispondere della loro crudele ipocrisia mondana. La pietà e la misericordia di Dio che dice alzati e cammina si può manifestare in tanti modi. Anche attraverso l’opera pietosa di un semplice medico.
Dubito che Welby, in Paradiso, incontrerà questi peccatori (csf)
da Silvia Palombi
Alla fine Welby è un suicida e l’anestetista che l’ha aiutato unomicida. Mi devo essere persa la lezione su libera Chiesa in liberoStato.