da Pino Granata
Qualche anno fa durante una trasmissione radiofonica il grande PaoloPoli persona di grande raffinatezza, definì quella che tutti hannochiamato con nomi diversi ma mai perfettamente propri “Passerina”. Eccoquesto mi sembra il nomignolo giusto.
di Filippo Facci sulk “Giornale”
Tra i propositi per l’anno nuovo, forse, ci sarà anche quello di comprendere il criterio adottato dai vari ordini regionali dei giornalisti nell’infliggere sospensioni più o meno severe a seconda dei casi. Un’analisi seria la rinviamo ad altra occasione, per intanto limitiamoci a registrare che Renato Farina, reo confesso di un grave reato penale, ha preso 1 anno di sospensione; Tony Damascelli, in virtù di una sua ritenuta appartenenza al «sistema Moggi», per niente penalmente rilevante, è stato sospeso per ben 4 mesi; ieri Luca Fazzo è stato sospeso per 1 anno solamente per aver spedito a un tizio dei servizi segreti il fax di un articolo che Repubblica avrebbe pubblicato l’indomani; il caso Fazzo ha peraltro evidenziato un principio deontologico che pare nuovo, invero: avere fonti nei servizi segreti non è proibito, ma si deve avvertire preventivamente, anche non richiesti, il direttore e la redazione. Dovremo comprendere perché per sospendere Anna La Rosa della Rai si è aspettato il termine dell’inchiesta penale, e per altri no; dovremo prendere atto che il direttore del Mondo Gianni Gambarotta è stato radiato a vita con l’accusa di aver preso soldi da Fiorani, mentre altri che hanno preso soldi non li hanno radiati proprio. C’è un giudice monocratico che si dà un gran daffare, in Italia. Non se ne avrà a male se ne vorremo capire un po’ di più.
da Antonio Leonforte, Roma
Che Ferrara possa suscitare moti di simpatia posso senz’altro immaginarlo. Anche Sgarbi ha i suoi momenti di arguta simpatia. Sono due squali per molti versi simili, secondo me. Usano la parola non come uno strumento di comunicazione, ma come un’arma per perseguire i loro obiettivi del momento, con una specie di atea professionalità che prescinde da qualsiasi personale convinzione morale o politica (ammesso che ne abbiano una). Io personalmente sono sempre in guardia, verso persone di questo genere. Se fanno i simpaticoni è perché stanno per tirare un fendente.
da Alberto Arienti
Cari miei blogganti, siamo campioni d’Italia, il popolo dei bloggofili ci haeletti da poco e noi come giro d’onore discutiamo sulla filologia dellapucchiacca, con una eleganza salottiera e pedante degna di miglior sorte.Sappiamo fare di meglio (anche il direttore d’orchestra…)
Di meglio? (csf)
da Giorgio Trono
Siete così tanto impegnati ad occuparvi di etimologia da nonriservare nemmeno un commentino indignato sulla prescrizione deireati contabili? Dai paladini della legalità (a senso unico, temo) losi sarebbe aspettato. Oppure tacete per decenza?
Siete chi? Tacete chi? Sia chiaro una cosa: questo non è un blog di gente che la pensa in una certa maniera che ospita ogni tanto degli insulti da parte di blogger guardanti. Questo è un blog di gente per bene che discute, anche animatamente, dei problemi che interessano. Chi inizia i post con “voi” alludendo ad una ipotetica consorteria che li disgusta si pone al di fuori, caro Giorgio. Se non ti senti dei nostri, evita di scriverci. (csf)
Già immagino omelie domenicali finalmente in grado di scaldare gli animi deisolitamente assonnati fedeli: quel rigore non c’era; quel giocatore non erain fuorigioco. E nelle parrocchie, fra i più giovani, un traffico vorticosodi santini-figurina: su un lato Padre Pio, sull’altro Materazzi. I soldi nonsono un problema, per il Vaticano, perché li ha sempre presi in abbondanzadalle nostre tasche senza grandi difficoltà. Sono sinceramente curioso divedere con quale coraggio i parroci chiederanno ai fedeli pensionati unobolo per il sostentamento dei poveri giocatori miliardari. Con tutto ilpotere che ha la CEI, non mi stupirebbe neanche una opzione “Squadra di Dio”sull’UNICO 2007, come possibile destinazione del 5 per mille
da Santi Urso
Temo che i grecismi, riferiti alla pucchiacca (o pucchiacchia, so’ sfumature, direbbe Ezio Greggio), stiano, a quel prezioso sorriso, come la prosa al borghese di Moliere (“io parlava in prosa e non lo sapea”). Intendo dire che quando conio’ il termine, l’oscuro villico fantasioso, piu’ che il greco, aveva di certo in in punta di lingua l’onomatopea. La radice della parolina dialettale e’, oltretutto, la stessa di pucciare. Che, Lei m’intende, significa intingere (e talvolta con vigore). Ci e’ gradita l’occasione per ringraziarLa d’aver chiosato con forza talune idee balzane. Continui, La prego, a segnalare le merde pestate: sembra politicamente scorretto, in realta’ ne guadagna la pulizia del percorso.
da Pier Franco Schiavone
Questo il nome che in genere i preti davano alle squadre di calcio parrocchiali. Cosí, forse, si chiamerà anche la squadra del Vaticano. Il Cardinale Bertone vuole la serie A e sogna il campionato del mondo. Con l’aiuto dello IOR, una squadra competitiva il Vaticano puó metterla insieme. Giocherà nello stadio Olimpico di Roma (nonostante che il nome dello stadio sappia di pagano). La vedo un po’ più dura la partecipazione alla coppa del mondo; Bertone dovrebbe costringere i calciatori a prendere la nazionalità Vaticana, inclusi i famosi preti Brasiliani di cui ha parlato, inoltre sarebbe la prima volta che una squadra di club, a parte San Marino (che dovrà cambiare nome per non entrare in conflitto con l’unica squadra che usufruirà di Cotante Protezioni), coinciderebbe con la Nazionale. E l’inno? Cosa canteranno i calciatori, un Canto Gregoriano? Audite verbum Dominiii… Giá me li vedo i titoli della Gazzetta: Brasile-Vaticano 0-2, reti di Fra’ Rubinho e Padre Pasquale. Nota di curiosità, i calciatori invece di mandare a quel paese l’arbitro lo mandavano a farsi benedire, anzi, ci pensavano direttamente.
I sinonimi truculenti ve li ho risparmiati (ce ne sono, uh, se ce ne sono), ma definire il sesso femminile Sorella (A sor), è il massimo della poesia, altro che fontana di giada. Perché, prugna (A prun) che cos’ha di meno poetico di coppa di miele? A Pizz, da noi non è solo la pizza col pomodoro, ma anche la torta dolce (a pizze doce) e il pane della sopravvivenza, la torta di mais (a pizze rendinie). Poi c’è l’ironia, che manca nelle auliche definizioni orientali, A scrett è un’apertura che di solito appare all’improvviso (Ze rapert na scrett nu mure) e di solito produce stupore, mentre a scrett del pane cotto al forno produce un indefinibile incanto. A pescia è femminile di pesce, che è anche il membro maschile, cioè una coppia (come Yin e Yang), nella vita, nell’amore.
da Oreste Tappi, Roma
Gentile Isabella Guarini, ma qual è la parola greca dal significato di caverna che tu dici entrare in purchiacca; e come mai “pyr” diventa “pur”? A me continua a sembrare che il greco non c’entri. Azzardo: forse purchiacchella (erba porcellana) è una variante dialettale appunto della parola porcellana, che deriva dal latino “porcus” nel senso di genitali femminili (Varrone), perché la porcellana (sia nel significato del tipo di erba, sia in quello di un piccolo artropode marino) assomiglierebbe alla vulva di una scrofa (Zingarelli). Comunque, greco, latino o cispadano, sempre lì si va a finire.