da Gian Paolo De Tomasi
A coloro i quali hanno apprezzato l’intervista di Luciano Lutring a Claudio Sabelli Fioretti (sic!) da non perdere – se abitate a Milano o vi passate a vario titolo – è l’Osteria Tre Fontane, in via Vaiano Valle, 49, il cui proprietario, el Pelè, è un ex esponente della mala milanese riconvertito alla cucina meneghina. Durante la cena, il Pelè prende il suo tollofono (o Tulùn) e comincia a strimpellare le canzoni classiche milanesi, più o meno pulite, e a raccontare gustosi aneddoti sulle scorribande sue e delle persone che conosceva nella Milano degli anni 60 e 70, con la Polizia che inseguiva. Da ascoltare.
da Silvia Palombi
Schiavone dirada le nebbie e di’ a tutti che il tuo post sulla Palombelli era ironico dalla prima all’ultima parola e ammetti che se si vede in giro una Palombelli sexy e’ segno che e’ Sabina Guzzanti.
da Isabella Guarini Caro CSF, come sono diverse le donne, sempre presenti nel crimine organizzato o meno, raccontate da Lutring dalle matriarche di Napoli-Anno Zero.Le donne del bandito allegro e senza paura sembrano uscite da un racconto di Maupassant, o da un’operetta, oh cincillà, oh cincillà. Nulla vi è della rappresentazione delle donne napoletane, matriarche della tracotanza preomerica, per cui le colpe dei padri ricadranno inesorabilmente sui figli senza soluzione di continuità nello scorrere millenario del tempo. Appena ieri agenti di polizia che inseguivano nei quartieri di Napoli un rapinatore sul motorino sono stati investiti dalla furia di una cinquantina di matriarche che, prima, hanno gettato oggetti dalle finestre, poi hanno percosso alcuni agenti e distrutta a calci una volante. Aspettando la notte bianca.
da Pino Granata
Per puro narcisismo hai voluto firmare l’articolo di Lutring che è invecesolo suo. A parte il fatto che lo scritto puzza un po’ di polvere da sparo,mi sono divertito un mondo a leggerlo. Ma l’ha scritto Lutring o GiancarloFusco tornato dall’oltretomba?
da Giorgio Trono
Sulla commistione tra giustizia e politica si è detto tanto. Da unlato la politica che cerca di controllare la giustizia, dall’altro igiudici che con le loro indagini spesso e volentieri suppliscono allapolitica e che ancora più spesso decidono di intraprendere lacarriera di parlamentare. Come tagliare questo intreccio di interessie far sì che politici e giudici stiano ognuno al proprio posto? Ilcolpo di genio l’ha avuto il buon Clemente da Ceppaloni che haproposto di consentire l’accesso al concorso in magistratura non soloai laureati in legge che dopo si siano diplomati alla scuola dispecializzazione, non solo agli avvocati con due anni di esperienzama anche a coloro che dopo aver preso la laurea in giurisprudenzaabbiano ricoperto la carica di deputato o senatore! Carica che,notoriamente, consente di frequentare spesso le aule di tribunale. Aquesto punto il mio sogno è che il dottore in giurisprudenza SilvioBerlusconi provi a diventare il primo giudice non antropologicamentediverso.
Comunque vada a finire questa legislatura, ed io credo a questo puntoche Prodi non arriverà a mangiare il panettone, io non voterò mai piùuna coalizione che comprenda componenti così diverse e contradditorieche vanno da Di Pietro a Diliberto. Non è possibile che in unacoalizione possano convivere anime, si fa per dire, così diverse. Irisultati sono sotto gli occhi di tutti ed io mi vergogno di aver votatoper questi arruffoni,egoisti ed incompetenti.Naturalmente non misognerei mai e poi mai di votare per il centrodestra, neanche se mipuntassero una pistola alla tempia.
da Oreste Tappi
Schiavone, stavolta proprio non concordo. B. Palombelli sexy? L’erotismo viene dalla testa. Ergo…
Ergo un ciufolo. Palombelli è sexy, non si discute. (csf)
da Antonio Pisani, Marina di Ascea
Ho la fervida convinzione che esistete voi sui piani alti e noi sotto in un altro piano. Continuate a parlarvi addosso ma non prendete rischi che possano nuocervi. Parlo a te csf perchè mi sembri il punto di contatto dei due mondi. L’esempio lampante di quanto dico è Ferrara. Non ha il minimo pudore a evidenziare il “noi siamo noi e voi non contate nulla”. Basta seguire gli argomenti che diventano del giorno come l’affare telecom. Cose c’è di concretro nella presenza oggi di prodi in parlamento? Del rinnovo dei contratti dei giornalisti si deve scomodare il presidente della repubblica? E di Napoli rappresentata in tv da Santoro chi si è scomposto? Ci sono zone d’italia dove lo stato non esiste. Frega a qualcuno.
Caro Antonio, ho la fervida con vinzione di non aver capito niente. Che cosa vuoi da me? Che cosa devo e non devo fare? (csf)
Domenica 1 ottobre, saranno inaugurati a Legro di Orta (No) due nuovi murales che si aggiungono ai 40 già realizzati per raccontare il cinema italiano prodotto in questa zona.La particolarità della notizia sta nel fatto che gli autori sono detenuti del carcere di Verbania, che presenzieranno con le autorità e il pubblico, alla ‘vernice’ delle loro opere.Padrino della cerimonia sarà Luciano Lutring