da Isabella Guarini Caro CSF, come sono diverse le donne, sempre presenti nel crimine organizzato o meno, raccontate da Lutring dalle matriarche di Napoli-Anno Zero.Le donne del bandito allegro e senza paura sembrano uscite da un racconto di Maupassant, o da un’operetta, oh cincillà, oh cincillà. Nulla vi è della rappresentazione delle donne napoletane, matriarche della tracotanza preomerica, per cui le colpe dei padri ricadranno inesorabilmente sui figli senza soluzione di continuità nello scorrere millenario del tempo. Appena ieri agenti di polizia che inseguivano nei quartieri di Napoli un rapinatore sul motorino sono stati investiti dalla furia di una cinquantina di matriarche che, prima, hanno gettato oggetti dalle finestre, poi hanno percosso alcuni agenti e distrutta a calci una volante. Aspettando la notte bianca.
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