La nostra campagna lobbistica ha raggiunto 287 adesioni. Chi non l’avesse ancora fatto: per segnalare al Presidente Ciampi la “nostra candidata” all’alta carica, basta cliccare qui a fianco. (csf)
da Alcide Furnaga
Leggendo con attenzione i messaggi di questo blog, è possibile fare straordinarie scoperte. Io, ad esempio, ho scoperto che Alessandro Ceratti altri non è che il celebre giornalista montanellian-comunista Marco Travaglio sotto mentite spoglie. Le sue previsioni sulle possibili obiezioni di Travaglio alle denunce di Storace, infatti, corrispondono alla perfezione a quanto scritto dal bananaro nell’articolo “Falsi d’autore”, pubblicato su L’Unità del 27 marzo. Non che tali obiezioni non fossero prevedibili (Travaglio stufa proprio perché ciascuno sa già con sei mesi d’anticipo cosa sta per dire), ma la perfezione delle previsioni di Ceratti è sconvolgente. Telepatia o doppia identità?
Il pezzo citato da Furnaga, in Documenti
da Claudio Urbani, Roma
Sarebbe indecente fare una graduatoria su che è più delinquente: chi mette bombe sui treni e chi uccide singole persone. Delinquenti entrambi. Ma poi ci si domanda perché chi condannato all’ergastolo per strage – Mambro e Fioravanti- godano di semi libertà e magari chi è mandante di omicidio è ancora in galera. Il 30 marzo Scelli fonda il movimento “Onda Azzurra”, con la benedizione della presenza di Berlusconi. I due – Mambro e Fioravanti- saranno presenti, già di per se la cosa sconcerta e forse la dice lunga sul neo movimento, ma che anche Berlusconi, ormai preso dal virus del presenzialismo ovunque, non abbia il pudore e la sensibilità di non affiancare certi fuguri, la dice lunga sulla sua statura morale e politica.
CONTRORDINE di ALESSANDRO ROBECCHI (da Paola Bensi)
Secondo i nuovi orientamenti della riforma scolastica, le ultime cifre del mercato del lavoro e alcune battute di stampo satirico-economico del professor Brunetta, si può finalmente disegnare la nuova vita media di un ipotetico italiano medio in questo medio livello di merda in cui ci troviamo. Mediamente. 0-5 anni. L’età migliore, e infatti è difficile ricordarla. Mamma deve scegliere se lavorare per pagare il nido o risparmiare sul nido e non lavorare. Ma tu, perso nell’estasi dei tuoi bisogni primari, sembri felice. CONTINUA…
da Pier Franco Schiavone, Milano
Ha ragione Freeman a pretendere di sapere chi paga Klaus Davi. Questo signore è un mistero. Quando appare lo fa quasi sempre dando l’impressione di essere fuori posto. A “Quelli che il calcio” fa domande che puntualmente Gnocchi irride; l’ho intravisto al Processo di Biscardi dove, almeno nelle due occasioni in cui ero sintonizzato, legge i titoli della stampa estera, roba da mass mediologo di razza. Una volta l’ho visto in Corso Vittorio Emanuele a Milano sfrecciare in bicicletta in un’area pedonale. Pare che sia apparso, opportunamente travestito, a tre pastorelli albanesi (siccome il Portogallo è nella UE non fa più tendenza). Tuttavia la scelta di Fassino non mi meraviglia, anche D’Alema scelse come consulente Maurizio Costanzo!
da Vittorio Grondona
Se il ben apparire diventerà la cosa più importante della vita sociale, prima o poi sentiremo tutti il bisogno di ricorrere ad un Klaus Davi che ci consigli come vestire, e non solo… Saremmo così ben accetti e di successo anche se profondamente ignoranti. E pensare che i grandi filosofi, i grandi pensatori, i grandi scopritori, i grandi artisti hanno sempre data poca importanza alla loro apparenza esteriore… Per me comunque c’è poca speranza di emergere nella società, non mi sento di appartenere né agli uni né agli altri. Credo modestamente di far parte senza camuffamento alcuno della normale ignoranza generale.
da Isabella Guarini
Caro CSF, premetto che non ho avuto occasione di vedere la trasmissione di P. Freman che dura cinque minuti , dalle nove del mattino, su RAI 3, perchè già sono fuori per lavoro da ben due ore. Comunque, il verbo grufolare che P.F. usa per indicare l’azione di frugare tra i vestiti dismessi, alla ricerca di un indumento da look, non mi sembra appropriato per il fatto che viene usato in senso spregiatitivo il frugare del maiale tra il letame. Gesto da animale nobile che si nutre di tutto per sfamare gli altri esseri umani. Invece il frugare tra vecchie cose, per assumere le sembianze di ciò che non si è stati, è tipico della razionalità furbesca dei voltagabbana, che fanno affidamento sulla labilità della memoria dei tanti elettori senza volto.
da Alessandro Ceratti
Freeman ci manda la sua ennesima lettera contro Klaus Davi, evidentemente tra i due non corre buon sangue. Volete sapere da che parte sto io? Ma da quella di Freeman, con tutte le mie forze, con tutto il mio sangue. Vorrei dirle, caro Freeman, che ho già notato in lei la sacra fiamma dell’insofferenza verso l’attuale classe dirigente del centro sinistra, ma a mio avviso, è ancora troppo possibilista, dimostra ancora troppe aperture di credito nei suoi confronti. Nella fattispescie sembra che lei abbia l’impressione che i suddetti per dire e fare le porcate che dicono e fanno abbiano bisogno di qualche consiglio “esterno”, quello di Davi, appunto. In realtà Davi non ha il ruolo di lookologo (orrore!) ma quello di adulatore. Viene pagato (?) perché possa corroborare le opinioni e le scelte che i vari Fassino e Rutelli hanno già in testa, non è lui a mettergli in testa tali panzane, ce le hanno di loro.
da Lorenzo Barracco
Se, come Ceratti, anch’io fossi Travaglio, farei esattamente ciò che Ceratti (non) ha detto: mi autosospenderei dall’Ordine dei Giornalisti in quanto diffamatore acclarato.
Caro Lorenzo, se vuoi dare del diffamatore acclarato a una persona devi spiegare meglio, altrimenti è diffamazione. (csf)
Il più grave dei comportamenti umani è, per me, il cattivo utilizzo del potere che la società incautamente affida a taluni insensibili personaggi. Nel caso Terri, per esempio, gli avidi di potere si attribuiscono addirittura il diritto di vita o di morte e per tale fine cercano pietosi consensi dalla popolazione. Assecondare emotivamente questo insano principio, significa che presto troveremo normale la richiesta di sopprimere tutte quelle persone che per tragiche circostanze o per l’età perdono sfortunatamente l’autosufficienza. E’ l’etica generale da salvare. Discutere del caso singolo, venuto alla luce così imponente, oltre a far emergere globalmente alcune tragicità della vita serve soprattutto alla ricerca delle risoluzioni migliori per il conseguimento di tale obiettivo senza lasciarsi prendere troppo dalle emozioni personali. Essere rigidi calcolatori su tutto può anche essere utile, ma molto spesso coi nostri calcoli incappiamo in terribili irrimediabili errori. Nessuno percepisce il dolore degli altri, spesso non ce lo immaginiamo nemmeno!