da Clara Giannattasio, Milano
Ho ricevuto da Amnesty International questo appello da firmare urgentemente. Se ritenete di aderire, raccomandano di spedirlo per fax o per posta prioritaria perché pare che le e-mail indirizzate a Berlusconi non vengano accettate. Occorre inviarne una copia anche al Ministro dell’Interno Pisanu e all’ambasciatore italiano in Libia al seguente indirizzo:Ambasciata d’Italia a TripoliAmb. Franscesco Paolo TrupianoShara Uahran 1Tripolifax 0021821 3331673e-mail: ambasciata.tripoli@esteri.it
Trovate la versione Office e la versione solo testo da copia/incollare sul vostro editor di testi.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Oggi si celebra la giornata mondiale dell’acqua. Mi rendo conto che tra le tante giornate destinate a temi rilevanti, dall’AIDS alla fame, dalla Shoah alla Mafia, si rischia di perdere qualche appuntamento, tuttavia ritengo che questa sull’acqua sia veramente una giornata importantissima per l’umanità. Le cifre fanno rabbrividire, 4.000 bambini al giorno muoiono di sete o per la scarsa igiene dovuta all’assenza d’acqua, un miliardo e mezzo di persone non hanno accesso all’acqua che pure è un bene universale. Sono convinto che molte delle prossime guerre si scateneranno a causa dell’accesso all’acqua, in particolare in Africa. Già oggi molti conflitti hanno come radice poco nota la gestione dell’acqua. Suggerisco di visitare il sito www.acquaditutti.it, che tra l’altro ha un sonoro gradevolissimo.
da Guglielmo Calori, Milano
Caro Csf, se me lo consenti, vorrei lanciare una specie di sondaggio: Berlusconi rappresenta una sorta di spartiacque tra un’Italia democratica, civile, con poteri trasparenti ed un’Italia soggetta a regime, rozza, con centri di potere impermeabili alla pubblica opinione? Lo chiedo perché questo sembra leggendo gli interventi della maggioranza dei partecipanti al blog. Io ricordo, così a caso, eventi come le stragi impunite, il caso Mattei, la politica corrotta, il terrorismo di destra e di sinistra, tutte cose che accadevano nell’Italia ante Mr. B. E allora chiedo: ma tutta questa acrimonia nei confronti di Mr B., questo identificarlo come l’essenza e l’origine di tutti i mali italiani da cosa nasce? Eliminato lui dalla scena politica, l’Italia tornerebbe ad essere un Eden (se mai lo è stata)?
da Vittorio Grondona
Ieri è stata inaugurata a Castelfranco Emilia (Modena) la prima struttura a “custodia attenuata” d’Italia per tossico dipendenti. Con molta probabilità sarà incautamente fatta gestire dalla crudeltà privata. Ridendo compiaciuti hanno tagliato il nastro i ministri Giovanardi, Castelli e il sottosegretario Mantovano. Anch’io, come i Verdi di Bologna, sono del parere che il nuovo carcere sia scaturito dalle proposte di legge Fini sulle droghe, la quale ha come obiettivo la criminalizzazione di consumatori di sostanze superficialmente classificate stupefacenti da Fini stesso e dai suoi compari. Questi benestanti politici strapagati, baciati dalla fortuna di elezioni da repubblica delle banane, non muovono un dito per accertare e di conseguenza per eliminare le cause che portano i più poveracci a degradarsi umanamente, e nel contempo non esitano a perseguirli con sadismo inquisitorio. Spero che il mio posto in Paradiso sia molto lontano da quello riservato a questi novelli cristiani bastonatori.
La notizia non è completa: dimentichi di dire che è anche la prima struttura di contenimento affidata alla gestione privata, e che l’affidatario è San Patrignano.
da Lorenzo Barracco
Senza ricorrere a Calabrese, le gerarchie del dolore e, soprattutto, dell’indignazione sono disponibili presso ciascun pacifista e amico dell’uomo in generale. Nonché presso molte persone che scrivono al suo sito. Loro le sapranno dire.
da Pino Granata
Tutti noi abbiamo presente i baci e gli abbracci che il nostro predidente del consiglio ha scambiato con Gheddafi e l’annuncio congiunto che il leader libico avrebbe concesso agli italiani rimpatriati di rientrare in Libia. Be’ Gheddafi aveva scherzato e non è successo niente.Cosa farà il nostro piacione per rimediare a questa grave debacle diplomatica?
(da Paola Bensi)
da Domenico De Franco
Ci sono voluti 70 anni ma ce l’abbiamo fatta: siamo passati da una nazione in cui si sottovalutava le ripercussioni in termini di libertà e civilta’ dell’olio di ricino, a una in cui oggi se un pirla versa un solo litro d’olio di colza nel serbatoio della propria auto si becca almeno tre mesi di reclusione, mentre se una vecchia volpe falsifica il bilancio di una società provocando alla comunità danni per miliardi, NULLA!!!
Lo sfogo di Marcello Veneziani su Libero mi ha commosso. Sua moglie, da cui si è separato, gli sta distruggendo un po’ alla volta la biblioteca. Se è vero è un’incredibile crudeltà. Molti ironizzano ma io ho immaginato cosa proverei se tornando a casa trovassi il mio amato “La Montagna Incantata”, il più bel libro che abbia mai letto, stracciato a pezzettini. È un libro di nessun valore materiale, che si può ricomprare, tuttavia le nostre emozioni e il nostro sudore li lasciamo tra le pagine dei libri. I libri questo sono, pezzi di vita spirituale. Non oso immaginare la distruzione di un prezioso incunabolo o di altro testo introvabile. A Veneziani tutta la mia solidarietà.
da Claudio Urbani, Roma
Non credo che a preoccupare sia tanto il figlio di Bossi, che credo nessuno conosca, quanto il modo in cui è stato proposto. E’ innegabile che la Lega abbia subito radicali trasformazioni dalla sua nascita. Presentatosi come una novità contro il potere, il nepotismo, il desiderio di poltrone, gli intrighi di Roma Ladrona, paladina di Tangentopoli, fustigatrice di costumi contro industriali equivoci e corrotti abbia virato di 360°. Ora che si è insediata e radicata nel potere, non solo sfuttando le debolezze berlusconiane, decide, pur rappresentando uno scarso 5%, per tutto il Paese. Bossi con la designazione diretta del figlio, non lo ha proposto ma designato, ha gettato l’ultimo velo su quello che è la Lega, che tutto rappresenta tranne la più piccola parvenza di democrazia. Tanto nepotismo neanche la più bieca DC o Stalin stesso osarono tanto. Per questo mette paura, il figlio di Bossi.