da Vittorio Grondona
Ieri è stata inaugurata a Castelfranco Emilia (Modena) la prima struttura a “custodia attenuata” d’Italia per tossico dipendenti. Con molta probabilità sarà incautamente fatta gestire dalla crudeltà privata. Ridendo compiaciuti hanno tagliato il nastro i ministri Giovanardi, Castelli e il sottosegretario Mantovano. Anch’io, come i Verdi di Bologna, sono del parere che il nuovo carcere sia scaturito dalle proposte di legge Fini sulle droghe, la quale ha come obiettivo la criminalizzazione di consumatori di sostanze superficialmente classificate stupefacenti da Fini stesso e dai suoi compari. Questi benestanti politici strapagati, baciati dalla fortuna di elezioni da repubblica delle banane, non muovono un dito per accertare e di conseguenza per eliminare le cause che portano i più poveracci a degradarsi umanamente, e nel contempo non esitano a perseguirli con sadismo inquisitorio. Spero che il mio posto in Paradiso sia molto lontano da quello riservato a questi novelli cristiani bastonatori.
La notizia non è completa: dimentichi di dire che è anche la prima struttura di contenimento affidata alla gestione privata, e che l’affidatario è San Patrignano.
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