Le dieci trovate di un idiota per abbassare il prezzo della benzina. (David Letterman)
10. Usare il mezzo gallone come unità di misura.9. Cambiare nottetempo i prezzi esposti dai benzinai.8. Eliminare il costoso ingrediente che dà alla benzina il suo delizioso profumo.7. Lasciare perdere l’OPEC, e comprare la benzina da Wal-Mart.6. Fase uno: Oprah compra tutta la benzina. Fase due: Oprah regala tutta la benzina.5. Costruire la macchina del tempo e tornare al 1965, quando la benzina costava poco.4. Fare il pieno con il chinotto, le auto non noteranno la differenza.3. Svelare la ricetta, così ognuno potrà produrre la benzina che gli serve.2. Guidare ad alta velocità, così i viaggi durano meno.1. Invadere l’Iraq.
da Pino Granata
Malgrado abbia puntato addosso gli occhi della stampa conservatrice, il nostro presidente si comporta con grande dignità e fa fronte alle responsabilità che il suo ruolo gli impone. La sua partecipazione al funerale del caporale Vanzan dimostra ancora una volta che Ciampi non si sottrae agli eventi dolorosi durante i quali potrebbero esserci contestazioni popolari.Ciampi, per me, è la dimostrazione che ci sono uomini sui quali possiamo contare in qualsiasi momento e che rispetteranno sempre la nostra Costituzione.
da Matteo Tassinari
Caro signor Pier Franco Schiavone, lei mi chiede se è vero o no ciò che ho scritto riguardo al possedere molti libri di Buttiglione, conosciuto meglio come sguardo obliquo. Ma certo che sì! Ad esempio, il best-seller di sociologia “Fissità nel nulla” mi ha entusiasmato non poco, come ho trovato geniale “Perché somiglio a Macario?”, anche se un po’ troppo esistenzialista. Mentre trovo è un po’ frivolo l’approfondimento “Cosa sto fissando?”. Poi gli uppercut definitivi. Con “Volti tondi e complessi” e “So tutte le domande dei giornalisti”, per me è tornato il filosofo più lucido al mondo. Ora sto aspettando l’ultima fatica: “La Dc c’è!”. Sopratitolo: “Ma dove?!”. Sottotitolo: “Di la’”. Dorma sonni tranquilli caro Schiavone, che sarò pure un fiasco, ma di Buttiglione non ho mai letto un rigo.
da Fernanda Sarzi
Anch’io, come altri qui nel blog, sono rimasta perplessa davanti all’acquisita certezza di Ciampi e dei suoi consiglieri che in Iraq si sia ancora (se mai lo siamo stati) in una situazione di peacekeeping. La chiarissima e competente nota informativa del bloggista qui sotto mi sembra che sgombri ogni possibile dubbio.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Cara Silvia Palombi, non pianga. Ciampi è uomo di grande saggezza politica e di lucida intelligenza e non fa domande a vanvera. Si ponga dal punto di vista del Ministro Martino e dei militari, costretti ad affermare ufficialmente, con un atto amministrativo, e non da Vespa, che si tratta di missione di pace. Qualora la situazione per il nostro contingente precipitasse, l’ipotesi dell’attentato alla Costituzione per violazione dell’art. 11 potrebbe essere inevitabile. La Costituzione dice che l’Italia ripudia la guerra e Ciampi è il garante della Costituzione. Quella domanda è una spada di Damocle sul Governo. Non è un caso che lo stesso Berlusconi stia facendo una relativa marcia indietro chiedendo a Bush dei fatti nuovi.
da Michele Lo Chirco
Eh eh, il caro SB ci ha presi in giro per l’ennesima volta! L’annunciato taglio delle tasse urbi et orbi slitta a dopo le elezioni perchè non lo si vuol far passare per una trovata elettorale. E anche se fosse così, dove sarebbe il male? Il male è nel fatto che il poverino non ha neanche idea di come si taglino le tasse, e come fu per la riforma delle pensioni, o dell’articolo 18, o per la verifica interna, rimanda tutto a dopo. E’ un politico mediocre, in linea del resto con il suo american friend. E se lo rimandassimo a dopo le elezioni del 2050?
da Alessandro Ceratti
Berlusconi ha festeggiato lo scudetto del Milan nello stesso giorno della morte di un nostro soldato a Nassirya. Che il presidente di una squadra di calcio festeggi la vittoria del suo team è del tutto legittimo, ma che il primo ministro festeggi in occasione di un evento luttuoso di interesse nazionale è inopportuno. Il buon Berlusconi che cosa avrebbe dovuto fare? Il punto è che il conflitto di interessi c’è, è grande. E viene fuori da tutte le parti, anche in occasioni imprevedibili.
Ferdinando “Re Nasone” di Borbone andava a caccia nonostante che i giacobini fossero alle porte di Napoli. La regina Maria Antonietta incontrava le sue dame di compagnia e i suoi cicisbei mentre nelle strade si udivano le schioppettate rivoluzionarie. La regina Vittoria tesseva divise per i militari inglesi al fronte. Churchill fumava il sigaro anche nelle polveriere. Bush giocherebbe a golf anche se Bin Laden fosse nei giardini della Casa Bianca. Berlusconi non rinuncia al suo giocattolo preferito, il Milan. Pensate se avesse come hobby il Risiko. Allora sí che sarebbero cazzi amari per i nostri soldati in Irak.
da Feliciano Bechelli
Sto ascoltando Ballarò: il ministro Gasparri (così come Buttiglione ieri e il Governo da mesi) continua a parlare di peacekeeping. Allora, mettiamo i puntini sulle i. Non c’è una definizione giuridicamente precisa per il peacekeeping, fattispecie sorta solamente perché gli articoli 42 e seguenti della Carta ONU sono sempre rimasti lettera morta. Tuttavia, la dottrina e la prassi giuridica prevedono che il peacekeeping sia un’azione, svolta sotto l’egida ONU, che nasce soltanto con il consenso delle parti in conflitto; il peacekeeper deve essere imparziale tra le parti e la forza deve essere utilizzata soltanto lo stretto indispensabile e a fini di autodifesa.Queste condizioni si sono verificate in Iraq? No. E allora chiamiamo le cose con il loro nome: guerra. Ossia: violazione del diritto internazionale, che vieta l’uso della forza per risolvere le controversie internazionali (art. 2.4 Carta ONU). E chi viola il diritto internazionale va punito, si chiami Bush o Saddam.
da Mirko Morini (http://butirrometro.splinder.it)
Diciamo che un impero democratico stride un pochettino, soprattutto perchè una democrazia non può prescindere dall’essere nazionale. Non c’è democrazia senza nazione (se ne tenga conto in Iraq). La prima guerra mondiale è iniziata con un assassinio di un futuro imperatore, assassinato perchè il suo impero sottometteva le regioni slave confinanti con la Serbia. Quello stesso impero non era molto differente da quello che pochi anni prima ci aveva costretto alla guerra per ottenere la liberazione della Lombardia e del Veneto.