da Piero Lint
“Ballarò, l’informazione che aiuta a capire”. Come Saulo folgorato sulla via di Damasco; come Tatò su quella dell’ENEL; così ieri sera io e gli altri quattro gatti che hanno seguito la trasmissione abbiamo ricevuto l’illuminazione. Si disquisisce di giustizia: Di Pietro – che avrà problemi di lingua, ma non di dottrina, richiesto di un parere su Sofri, così lo espone: è in carcere come mandante di un omicidio, riconosciuto tale con sentenza definitiva dopo tutti i gradi di giudizio. Insorge l’avvocato Pecorella: “Lei ritiene un uomo colpevole SOLO perché dei giudici l’hanno condannato”. Ci prova, Di Pietro, a spiegargli che non si è trattato di una semplice condanna, ma poi scoppia la rissa. L’avesse detta un Piero Lint qualsiasi, quella frase; ma detta da uno che è onorevole e avvocato del presidente del consiglio, be’, costituisce una pietra miliare in tema di riforma della giustizia. L’incertezza assoluta – del diritto.
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