da Michele Ainzara
La mia opinione, visto che vengo stimolato attraverso l’invio di una mail dove mi viene richiesto un parere, è la seguente: che per una volta, una volta, scenda solenne il silenzio. Che non si senta più parlare di destra o sinistra, cercando di accollare a fasulli schieramenti politici qualità o difetti, appartenenti in generale invece a coloro che tra gli uomini sono farabutti o eroi. Sarebbe come dire che i neri sono stupidi e i bianchi intelligenti, o viceversa. Silenzio, vi prego, su lottizzazioni fatte da sempre da chi se lo poteva permettere, a scapito di quelli che non potevano farlo, e che le hanno messe in opera appena hanno potuto, e con gli interessi. Gli antifascisti, quelli che lo hanno fatto, hanno fatto giustizia sommaria, dopo la guerra, non perché erano comunisti, ma perché erano uomini, vendicativi e cattivi, come coloro che li hanno preceduti. Pensate di stupirci con la rivelazione dei meccanismi? Pensate che ci indigniamo, o puntiamo il dito vendicatore contro questo o quello? Quanto di nuovo contiene l’intervista a Valzania? Chi ha il coraggio e il tempo da perdere per giudicare l’essere o meno cortigiana di un giornalista? Voltiamo le spalle all’uomo nero, facciamo finta che non esista. Sparirà da solo, perché tanto è solo una proiezione della nostra mente.
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