da Giovanni Morini
Ben venga il pentimento di Viola, ma esca dall’ironia per amara che sia. La denuncia del regime nel quale siamo dev’essere seria e dura. Quanto seria e incontestabile è l’occupazione dei mezzi di formazione della opinione pubblica. In gioco c’è l’essenza stessa della democrazia. A quando il pentimento di Cacciari che, da Ferrara, si è scagliato contro chi definisce Fede uno squadrista della parola? Cos’altro è, Fede? Cacciari ha mai visto un suo telegiornale? Ma c’è di peggio: chi ci difende dalle omissioni, sottolineature, annacquature, adattamenti del vero, dei tanti giornalisti, cantanti, comici, presentatori, tutti influenti nella telecrazia in cui viviamo e, tutti, nella necessità di piacere (o di dispiacere nella giusta dose, quanto basta) al padrone unico della televisione? Dopotutto anche giornalisti e comici, anche quando sono categorie distinte, tengono famiglia. Non si può rispondere con le battute e i sorrisetti. Si risponde con la verità. E la verità è che, presto, la verità non sapremo più dove andarla a pescare. Non so bene perchè abbia usato il futuro.
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