da Carla Bergamo, S. Paulo
Si vede che la nostra avvocatessa legge molto poco i miei post, pazienza. Non ho mai comparato le due miserie, anzi. La miseria brasiliana, che è più che altro materiale e comunque sta diminuendo, è diversa dalla miseria intellettuale in cui versa metà del belpaese. E Lula non ha niente di Napolitano, neanche il savoir-faire. Mi è sembrato, nel corso degli anni, di aver inviato abbastanza notizie sul Brasile e sui successi di Lula, verso il quale non lancio strali e che comunque è ben lontano dal socialismo (non è che si confonde con Chavez, no?).Se un giornale come Le Monde e uno come El Pais lo hanno nominato Uomo dell’Anno, un motivo ci sarà e si riassume nelle parole del giornale francese: “Per la sua singolare traiettoria di vecchio sindacalista, per il suo successo nel comando di un paese così complesso come il Brasile, per la sua preoccupazione con lo sviluppo economico, con la lotta contro le disuguaglianze e con la difesa dell’ambiente, Lula potrebbe molto bene aver meritato… il mondo”.
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