da Corrado Vigo – Trecastagni
Tempo fa, quando Miccichè si autocandidò per la Presidenza della Regione Siciliana, e poi si fece da parte fra mille isterie, scrissi che lo aveva fatto in cambio di un “posticino” tranquillo nel nuovo Governo. Ecco che la profezia si è avverata. Avanza lemme lemme, si fa spazio sgomitando, ed alla fine ce la fa. Conquista un posto; lascia la Regione Siciliana, quella Regione che lui “amava” e va a Roma, assieme all’esercito di Deputati e Senatori. Va a Roma mischiandosi fra la folla. “Così nessuno si accorge di lui”. Mi piace la coerenza, l’autenticità di pensiero, ma soprattutto l’arrivismo. E come lui, purtroppo, un esercito di persone.“Addavenì Baffone” urlava Totò (Antonio De Curtis).
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