da Federica Pirrone, Milano
Li ho contati, sono passati quattro anni. Quattro anni in cui non ti ho mai telefonato, non mi è mai venuto in mente che il 9 agosto è il tuo compleanno, nemmeno so se ti ho davvero mai pensata. Però una volta di certo ti ho sognata, e quel giorno devi averlo fatto anche tu, perché mi hai chiamato e mi hai detto che forse sei guarita. Da che? Quattro anni in cui non ti ho mai chiesto come stai, mentre tu stavi tanto male. Chissà se ci credi, che ti voglio bene. Chissà se vale ancora. E adesso scusa se piango, mentre tu ridi. Però il mio è un pianto di gioia, e piangere di gioia è un po’ come ridere. Vivere, come ridere. Vuoi ridere ancora con me?
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