da Vittorio Grondona – Bologna
Caro Pier Franco Schiavone, ci mancherebbe altro che io mi addentrassi in una materia così delicata come lo sterminio di persone, non di 100.000, ma anche di una sola, con un qualsiasi mio incompetente giudizio di parte. L’unica cosa che mi appartiene in questi casi è la massima repulsione e la condanna più assoluta. Quando erano attuali quelle nefandezze naziste e fasciste io ero bambino, ma la verità vera non era conosciuta nemmeno dai miei genitori. Tutto era un sentito dire pilotato all’esaltazione dei due terribili regimi. Ho voluto approfondire l’oggetto del contendere, nato così marcatamente sul blog, per capirci anch’io qualcosa. Confermo che per mia natura sono portato a vedere di buon occhio tutto quello che mi conduce a conoscere ogni verità provata. Per principio non prendo mai per oro tutto quello che luccica. Tutto qui. Fra 50 anni nessuno negherà le guerre in Iraq e in Afghanistan, ma ci sarà sicuramente qualcuno che negherà le cause tramandate che le hanno tragicamente prodotte, ricercando nel contempo le prove di un’altra verità. Complimenti per l’encomiabile avventura cambogiana.
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