da Alessandro Ceratti
Ringrazio il signor De Franchi per la precisione del suo argomentare, che si attaglia perfettamente al senso della mia tesi. E così rispondo. Primo: che i sillogismi non siano il mezzo migliore per analizzare la realtà economica va da sé. Secondo: non importa quali siano i “mestieri umili”. Una volta era il falegname, adesso è il maestro. Prendiamone atto. Ciò che conta è che non tutti i mestieri sono ugualmente gradevoli e soltanto chi è povero può decidere di adattarsi a svolgere quelli sgradevoli (in particolare se non ben retribuiti). E i mestieri sgradevoli sono troppo numerosi perché essi possano essere retribuiti lautamente.
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