da Vincenzo Rocchino, Genova
L’ultimo dei comunisti (nel senso più dispregiativo possibile del termine – proprio come egli stesso intende quando ne fa uso – assolutamente in modo improprio, sia chiaro) è certamente Silvio Berlusconi. Intanto perché è amico per la pelle di Putin, al punto di definirlo “uomo della provvidenza”, mentre questi è impegnato da tempo a sbarazzarsi dei giornalisti scomodi e sta studiando a come modificare la costituzione per restare al potere per un terzo mandato per restaurare una “sana” dittatura. Domani è il 25 aprile festa principalmente antifascista; certe definizioni mi danno un fastidio boia e mi fanno pensare che siano state studiate ad arte per guastarci la festa.
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