da Dan Galvano, Basilea
Michele Salvati sul Corriere stamattina a proposito delle differenze tra i francesi e noi: “Naturalmente le élite, gli economisti e gli intellettuali francesi si lamentano, e i timori di «declino» ai quali periodicamente danno voce non sono secondi a quelli italiani. Ma si lamentano a partire da obiettivi assai diversi dai nostri. Noi abbiamo paura di sprofondare ancora nelle graduatorie di benessere, produttività, efficienza istituzionale che ci relegano ai livelli più bassi tra i grandi Paesi europei. Loro temono di non essere all’altezza di un ideale di primato, di grandeur, che noi non ci siamo mai posti”. L’ultima frase trasuda di una verità amara e illuminante.
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